«Film, amicizie e ricordi, con la chiusura dell’Uci se ne va un pezzo di cuore»

I RICORDI. Gli spettatori del multisala che dopo 25 anni si avvia verso lo stop: «Il cinema occasione per stare insieme».

«I ricordi legati al cinema di Curno sono tanti. Qui ho fatto la prima uscita del sabato sera con le mie amiche, in terza media, quando avevo 13 anni». Francesca Patelli, 31 anni, di Cenate Sotto, ha deciso di passare la domenica pomeriggio al cinema, insieme alle sue tre figlie Francesca, Matilde ed Emma e alcune amiche. Sono diverse le famiglie con bambini che arrivano alla spicciolata all’ingresso del primo multisala aperto in Italia, inaugurato nel 1999. E che a breve – tra fine dicembre e il 10 gennaio – chiuderà i battenti.

Le testimoninze

«Siamo molto dispiaciute – continua Francesca Patelli –, oggi (ieri per chi legge, ndr) siamo venute a vedere Oceania 2». Con lei l’amica Valeria Vigani, 43 anni, anche lei di Cenate Sotto: «Venire qui al cinema – dice – è un’opportunità per stare insieme. Ci venivamo da ragazze, lo abbiamo sempre preferito ad altri cinema perché è più raccolto e meno affollato. È un peccato che tra poco chiuderà». Matilde, figlia di 9 anni di Francesca, afferma che qui «ho costruito tanti ricordi, mi piace molto venirci». Tanti ricordi li ha anche Paolo Capelli, 32 anni, di Almenno. Domenica pomeriggio era con la figlia Nicole, di quattro anni: «La classica uscita del sabato sera con gli amici, quando ero un ragazzino, era proprio qui – osserva –. Ci vengo abbastanza spesso anche per la vicinanza, ma mi capita di andare anche a Stezzano». Pensando alle motivazioni per cui una struttura ormai storica sia prossima alla chiusura, Paolo Capelli sottolinea la compresenza dell’Uci Cinemas di Orio, ma anche le pay tv ormai presenti in ogni casa: «Io però preferisco andare al cinema – dice – c’è un’atmosfera diversa».

Alla struttura di via Lega Lombarda anche diversi adolescenti, tra cui Luca Blini, diciassettenne di Curno, che ha scelto di passare il pomeriggio al cinema con alcuni coetanei: «Ricordo che ci venivo soprattutto in occasioni di feste di compleanno – racconta –. Vedere il film al cinema è più coinvolgente che vederlo a casa». Per lui la chiusura del cinema a poca distanza da casa è un «dispiacere doppio». Secondo Paolo, quarantunenne di Paladina, al cinema insieme alla mamma e al figlio Michele, il costo è diventato uno dei problemi: «Vent’anni fa venivo qui tutte le settimane, era difficile anche parcheggiare. Adesso sicuramente c’è molta più concorrenza di un tempo, quando non c’erano Orio e l’Arcadia a Stezzano. Il costo dei biglietti, però, secondo me è diventato troppo alto». Secondo la mamma, 77enne di Almè, pesa «la scarsa frequentazione degli ultimi anni».

In serata arrivano diversi ragazzi e giovani coppie. Loris Perini, ventitreenne di Cene, è appena uscito dalla sala, dopo aver visto «Il Gladiatore II» insieme ai genitori e alla fidanzata: «Ci venivo con i genitori anche da piccolo, è sempre stato molto bello venire qui al cinema. Probabilmente chiude per la vicinanza con Orio».

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