Ferragosto, a Orio 140 mila viaggiatori: aerei pieni all’80%

Tanti nel weekend i passeggeri in transito. Il 35% dei voli è per l’Italia. Sanga: «Dati incoraggianti».

Centoventi voli in partenza, in pratica uno ogni 8-9 minuti, per portare in vacanza circa 18 mila viaggiatori da un po’ tutto il Nord Italia. È atteso per il giorno di Ferragosto il picco dei transiti all’aeroporto di Orio al Serio, in quello che si preannuncia come il lungo weekend più trafficato dell’anno. C’è tanta voglia di viaggiare, nonostante le restrizioni che pure restano nei confronti di tanti Paesi stranieri, e degli obblighi imposti dal Governo per muoversi in sicurezza, a cominciare dall’utilizzo del green pass. I numeri per lo scalo di Orio iniziano a sorridere davvero dopo i mesi dell’emergenza sanitaria: dal venerdì appena trascorso a domani, lunedì 16 agosto, sono previsti sull’aeroporto orobico 904 movimenti aerei, pari a 452 partenze e altrettanti arrivi, con un massimo giornaliero fissato appunto per quest’oggi, con 240 movimenti tra decolli e atterraggi. C’è ancora parecchia strada da fare prima di tornare ai livelli pre-Covid, quando dal Caravaggio, arrivato a essere il terzo aeroporto in Italia per numero di passeggeri, transitavano circa 14 milioni di persone all’anno (dato del 2019). La crescita dei passeggeri dalla primavera a oggi però è costante e continua a registrare margini significativi di ripresa, che avvicinano gradualmente i valori del 2021 a quelli registrati due anni fa. Il balzo è significativo proprio negli ultimi due mesi: a fronte dei 511 mila passeggeri transitati a giugno, il mese successivo ne sono stati registrati oltre 850 mila e le previsioni per agosto parlano di un flusso che potrebbe attestarsi a più di 900 mila viaggiatori.

«I dati sono incoraggianti – dice Giovanni Sanga, presidente di Sacbo, la società di gestione del Caravaggio – sia per quanto riguarda i passeggeri sia per il coefficiente di riempimento degli aerei. In queste settimane assistiamo a un grande lavoro da parte dei nostri operatori, che si devono impegnare da un lato sull’aumento repentino dei numeri, e dall’altro sulle regole e sui protocolli anti-Covid, che certamente devono essere rispettati in maniera rigorosa, ma che complicano e rallentano le operazioni d’imbarco».

Qualche attesa in più ai controlli è inevitabile, ma la macchina organizzativa messa in campo da Sacbo e dalle forze dell’ordine ormai è oliata: in questi quattro giorni di picco, che rappresentano l’ultimo periodo di esodo vero dalle città verso le località di villeggiatura, in vista dei primi rientri di massa previsti già dal prossimo fine settimana, sono dunque previsti in transito dallo scalo di Orio al Serio 140 mila passeggeri, di cui la metà in partenza, con un coefficiente di riempimento medio sugli aerei pari all’80%. Ciò significa che i voli non sono mediamente tutti pieni, ma che stanno tornando a ripopolarsi in maniera massiccia, quasi quanto succedeva prima del Covid, quando su ogni volo in partenza o in arrivo erano occupati in media nove posti su dieci.

114 destinazioni

In percentuale, il numero dei passeggeri che in questi giorni parte o atterra dal Caravaggio è pari al 75% di quelli che hanno affollato lo scalo nel 2019, complice anche un calo delle destinazioni servite. Ma, com’è giusto che sia in questo periodo, meglio guardare il bicchiere mezzo pieno: i numeri che stanno maturando nel 2021 confermano come l’aeroporto di Bergamo stia recuperando assai rapidamente lo scarto rispetto al periodo pre-Covid, con una progressione maggiore di mese in mese, che ci si attende possa essere confermata anche nel mese di settembre, quando il periodo delle ferie andrà progressivamente a chiudersi.

In questo periodo il numero di destinazioni raggiungibili dall’aeroporto di Orio al Serio è di 114, di cui 16 nazionali e 98 internazionali. A crescere, quest’anno, è soprattutto il traffico nazionale, che rappresenta il 35% del totale, dato percentualmente in crescita rispetto al 2019 e con numeri assoluti allineato ad agosto 2019, a dimostrazione di come si stia confermando la propensione degli italiani a trascorrere le ferie in patria. In particolare, le due direttrici nazionali con maggior traffico risultano Olbia, a servizio della costa nord-orientale della Sardegna, e Brindisi per il Salento. Buone anche le performance di Catania, Lamezia, Bari e Napoli. E buone notizie arrivano anche sul fronte del traffico internazionale, che pure sta registrando segni di ripresa sia verso le destinazioni a maggior vocazione turistica, come la Spagna e la Grecia (in particolare verso Palma di Maiorca, Barcellona, Ibiza, Rodi, Santorini, Creta e Corfù), sia verso l’Europa dell’Est (Romania, Polonia, Ucraina), nonostante siano tuttora in vigore limitazioni sanitarie in molte nazioni sia europee sia del bacino del Mediterraneo.

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