«Era un lavoratore instancabile: è una tragedia che ha colpito tutti»

IL RICORDO. Norberto Viviani è morto sabato 9 novembre a Treviolo, rimasto incastrato nella mietitrebbia. Gli amici: lascia un vuoto. «Da volontario puliva le aree verdi».

Il trattore con il macchinario agricolo è ancora lì nel campo dove si trovava al momento della tragedia e alcune persone, passando sulla ciclabile nelle vicinanze, si fermano per dire una preghiera o per portare un ultimo saluto guardando in quella direzione. La comunità della Roncola, frazione di Treviolo, è ancora profondamente scossa dalla tragedia che l’ha colpita nella giornata di sabato.

La tragedia

Norberto Viviani, ex operaio di 59 anni in pensione da due, ha perso la vita in un incidente mentre aiutava il padre Angelo, agricoltore, a raccogliere pannocchie in un campo di granturco in via Tobagi. Viviani, residente a Curno in via Dalmine, era conosciuto sia a Roncola che a Treviolo e Curno, dove la famiglia è stimata: tutti, almeno di vista, lo conoscevano.

La dinamica dell’incidente

Il tragico incidente intorno alle 10.40 di sabato: l’uomo stava lavorando su una piccola mietitrebbiatrice con cui raccoglieva alcune pannocchie destinate alle galline di casa quando, nel tentativo di rimuoverne una che si era incastrata nel macchinario, è rimasto impigliato, venendo trascinato dalla macchina.

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Il padre ha dato l’allarme

È stato il padre, 86 anni, a scoprire il corpo privo di sensi del figlio e a chiamare i soccorsi. Nonostante il rapido intervento dei vigili del fuoco, dei carabinieri di Curno e del personale medico, per Norberto Viviani non c’è stato nulla da fare.

«È sempre stato un lavoratore instancabile, gli piaceva darsi da fare. Come amministrazione non possiamo che ringraziarlo per quanto faceva per la comunità di Treviolo»

Il cordoglio della comunità

«È una tragedia che colpisce tutta la comunità – spiega Ernesto Manenti, un conoscente –. Era una persona generosa, sempre pronta ad aiutare chiunque ne avesse bisogno; era anche un grandissimo lavoratore, di quelli che non riescono mai a stare fermi. Questa perdita lascia un grande vuoto». Anche un altro conoscente, Franco Signorelli, commenta con tristezza l’incidente, ricordando anche i pericoli dell’attività agricola: «Quello dell’agricoltore può essere un lavoro rischioso, soprattutto quando si ha a che fare con macchinari simili. Norberto sicuramente aveva esperienza, purtroppo è stato vittima di un tragico destino». Al cordoglio si aggiunge anche Gianmauro Pesenti, assessore all’Ecologia del Comune di Treviolo, che conosceva Viviani e i suoi genitori: «Da piccoli avevamo fatto le scuole assieme – rivela – sia lui sia la famiglia sono molti stimati qui alla Roncola. È sempre stato un lavoratore instancabile, gli piaceva darsi da fare. Come amministrazione non possiamo che ringraziarlo per quanto faceva per la comunità di Treviolo dove, anche con il padre, si spendeva, in modo volontario, nella pulizia e la manutenzione di diverse aree agricole, mantenendole sempre in perfetto stato».

Ancora da fissare la data dei funerali

Norberto Viviani lascia la moglie e due figli gemelli, che insieme ai genitori e a tutta la famiglia sono stati raggiunti da amici e parenti accorsi per portare il loro sostegno. La salma è composta all’ospedale Papa Giovanni XXIII, mentre il magistrato ha disposto il sequestro del macchinario per ulteriori accertamenti. La famiglia ha espresso il desiderio di celebrare i funerali nella parrocchia del Sacro Cuore alla Roncola di Treviolo, la data non è ancora stata indicata (probabilmente sarà mercoledì o giovedì), si attende la decisione del magistrato su un’eventuale autopsia.

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