Cronaca / Hinterland
Giovedì 10 Novembre 2022
Derubato del bagaglio sul bus per Orio. «Paga e te lo ridò». Preso l’estorsore
Milano. Disavventura per un giovane studente universitario iraniano che sabato scorso avrebbe voluto imbarcarsi all’aeroporto di Orio al Serio.
Il condizionale, come si è soliti dire in questi casi, è d’obbligo. Non fosse altro perché il ventitreenne, giunto a Orio in autobus proveniente da Torino, dove frequenta l’università, è sceso a ritirare la sua borsa, in precedenza stivata nello scomparto bagagli, ma non ha potuto fare altro se non constatare che non c’era più. Qualcuno gliel’aveva fatta sparire e, con essa, anche un computer portatile, documenti e il permesso di soggiorno per motivi di studio.
Quando ancora stava decidendo il da farsi e, comunque, ancora prima di sporgere denuncia, ha ricevuto una telefonata sul proprio smartphone da uno straniero che gli comunicava di avere con sé il bagaglio con tutto il suo prezioso contenuto. No, non millantava: gli aveva mandato una serie di messaggini con immagini della borsa e del suo contenuto. Facile intuire il passaggio successivo. E, cioè, che se avesse voluto indietro la refurtiva avrebbe dovuto pagare. Cinquecento euro in prima battuta, anche se poi gli ha fatto sapere di accontentarsi di 300 euro.
Il giovane iraniano, però, ha raggiunto Milano e ha sporto denuncia in Questura. A quel punto è scattata l’indagine, condotta dagli agenti della sesta sezione «Contrasto al crimine diffuso» della Squadra mobile che, dopo aver effettuato accertamenti sull’utenza telefonica dello straniero, hanno predisposto un servizio mirato di osservazione. Fino ad arrivare a ieri, quando l’estorsore ha dato appuntamento alla sua vittima in zona Corvetto. Lì ha consegnato allo studente iraniano i documenti e ha preteso in cambio il denaro. Non appena avvenuto lo scambio, l’intervento dei poliziotti, che hanno provveduto ad arrestare l’uomo, un trentaseienne egiziano, incensurato e con permesso di soggiorno, mentre era ancora in possesso delle banconote consegnate. All’arresto è seguita la contestazione: estorsione aggravata.
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