Daniel, morto a vent’anni
«Hai dato tanto amore»

«Attoniti, addolorati, increduli, siamo qui a salutare il nostro amico Daniel»: sono state queste le prime parole di un triste pomeriggio in una chiesa affollata di giovani e adulti, tutti lì, senza sorriso, nel silenzio di un dolore straziante, vicini alla famiglia, vicini a Daniel Cristinelli, trovato morto domenica mattina nel suo letto da papà Roberto entrato in camera a svegliarlo.

Aveva solo 20 anni, Daniel. Quando la vita si spezza come un fuscello e si hanno appena vent’anni la gente accorre a mostrare partecipazione e affetto e vorrebbe per sé un po’ dell’immane dolore dei famigliari così da alleviarne il peso. «Ma Dio è speranza, e noi vogliamo accendere questa fiamma, perché Dio dona la vita, non la porta via» ha detto don Marco Giudici, direttore dell’oratorio di Seriate, che ieri pomeriggio ha celebrato i funerali del ragazzo nella chiesa parrocchiale di Seriate. Durante la celebrazione le lacrime rigavano non solo i volti di papà, mamma e fratello di Daniel, ma anche di amici e parenti. Toccante la lettera scritta da mamma Lorenza al suo Daniel, letta da don Marco: «Fin dal primo momento di vita ti ho amato, Daniel. E ti ho amato sempre di più nella crescita. Indimenticabili i tuoi modi affettuosi, il tuo grande cuore per il quale ad ogni nostro sforzo mi ripagavi con le coccole. Sei sempre in ogni cosa che faccio, Daniel. Ora, in cielo con i tuoi amati nonni, siete una sola anima. Ciao mio Daniel. Tua mamma». Don Marco ha parlato con il cuore: «Te ne sei andato senza disturbare, come eri solito fare in oratorio. Qui hai lasciato il sorriso, la disponibilità, la caparbietà, l’inseparabile chitarra e le canzoni. Ti piaceva “Per sempre giovane”. Noi vogliamo cantare alla vita come facevi tu».

Commossi gli amici di Omero Bergamo, associazione che avvicina allo sport i disabili visivi. «Daniel era uno di noi – racconta il presidente Dario Merelli– giocava a calcetto e torball. Sabato avrebbe dovuto giocare a Bolzano ma aveva rinunciato per preparare un esame di fisica previsto per lunedì». Daniel frequentava a San Paolo d’Argon un corso di tecnologia delle materie plastiche. Al funerale anche l’atleta paralimpico Oney Tapia e tanti ragazzi di Omero, «perché a Daniel volevano tutti bene», spiega Merelli. Alla preghiera dei fedeli alcuni giovani l’hanno ricordato così: «Buono e gioioso, con un sorriso per tutti i ragazzi, uno che ha dato tanto amore». Anche la scuola media Carozzi ha voluto ricordare il giovane scomparso domenica con le parole non convenzionali del docente Enzo Sciamè: «Nei tre anni insieme abbiamo fatto progressi fantastici. Amavi i fumetti, Zagor in particolare, e le sue storie ti affascinavano. Sei venuto a trovarci a scuola anche negli anni seguenti. Una volta ci cantasti “Il Pescatore”. A noi piace ricordarti così, mentre cantavi». Per l’Associazione Omero, la mestizia di Giulio Gusmaroli: «Eri spensierato, sereno, sorridente. Ci regalavi le tue ricette di torte. Questo è un momento che fa tremare le gambe a tutti». Un lungo, triste corteo aperto dal parroco don Mario Carminati ha poi accompagnato Daniel al cimitero di Seriate.

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