Con Ryanair 109 mete da Orio al Serio per l’estate

Presentata l’offerta della prossima stagione: l’Italia si avvia a essere il primo mercato della compagnia. O’Leary: «L’obiettivo sullo scalo è raggiungere quota 10,6 milioni di passeggeri da aprile a fine marzo del 2023».

«So exciting time»: Michael O’Leary, l’irlandese volante, ripete più volte il concetto alla presentazione dell’orario estivo di Ryanair che, come da tradizione del settore, scatta con l’ultima domenica di marzo. È «un momento eccitante» perché dopo gli alti (pochini) e bassi (la regola) della pandemia la compagnia leader dei low cost, se la categoria ha ancora senso, punta pesantemente sull’Italia. E di conseguenza su Orio al Serio, suo primo scalo dell’Europa continentale. «Quest’anno l’Italia diventerà il nostro primo mercato superando Spagna e Gran Bretagna, arrivando probabilmente a oltre 50 milioni di passeggeri per la prima volta. Diventiamo di gran lunga la prima compagnia aerea italiana e l’Italia diventa il nostro primo mercato». Anno da intendersi nel senso fiscale, che per le società di diritto anglosassone va da aprile a fine marzo. Per Orio l’obiettivo è toccare nello stesso arco di tempo i 10,6 milioni di passeggeri. Tornare cioè ai livelli del 2018. L’anno dopo, l’ultimo prima del Covid, i passeggeri della compagnia avevano superato quota 11 milioni.

Su Malpensa 35 rotte

Nella prossima stagione estiva ci saranno quindi 109 destinazioni Ryan da Orio, 3 nuove: o meglio 2 (Newcastle e Madeira) e un ritorno, il mitico scalo di Hahn venduto come Francoforte, sorvolando sul fatto che manco si trova in Assia bensì nella Renania-Palatinato. Diverse rotte erano già presenti nell’operativo su Orio, ma nell’incertezza delle varie fasi della pandemia erano state ridotte come frequenza se non addirittura sospese.

Sommando le 35 rotte su Malpensa l’offerta sugli scali milanesi (Orio nel network europeo è da sempre venduto come tale) arriva a quota 144. Anche per questo O’Leary - affiancato da Mauro Bolla, fresco country manager per l’Italia e Chiara Ravara, head sales and marketing - si dice assolutamente tranquillo di fronte alle mosse dei rivali, Easyjet e Wizzair su tutti. Per non parlare di Ita, ovvero ciò che rimane di Alitalia: «Quello che accadrà è che Lufthansa acquisterà Ita e tutto quello che farà sarà di alimentare passeggeri dall’Italia su Francoforte, Monaco e sarà un’altra sussidiaria di Lufthansa come Brussels Airlines, Swiss o Austrian». A quel punto, «Ita non ci sarà più, non ci saranno più compagnie italiane attraverso l’Atlantico e tutti dovranno volare con Ryanair che diventerà la compagnia nazionale».

«Continueremo a crescere»

«Noi continueremo a crescere con i nostri partner locali e una connettività legata al territorio» assicura il Ceo di Ryanair. In prima fila ad ascoltarlo anche Emilio Bellingardi, direttore generale di Sacbo, la società che gestisce Orio, e Giacomo Cattaneo, direttore aviation, e il vicepresidente di Sea, Andrea Tucci. Per le tariffe non si prevedono ritocchi nei prossimi mesi, ma per l’estate le cose potrebbero cambiare, soprattutto per il costo del lavoro perché la compagnia ha «congelato» fino a marzo 2023 il costo del carburante.

«Porteremo il numero degli aerei in Italia da 67 a 92» prosegue O’Leary. Quelli basati a Orio sono 20 e progressivamente diventeranno tutti B737 Max Gamechanger, «moderni e silenziosi, il primo ha debuttato proprio a Orio nel luglio scorso», dopo un lungo stop alle consegne conseguenza di tragici incidenti aerei. «Ora è una macchina assolutamente sicura e sta volando in tutto il mondo da più di 18 mesi senza problemi alcuni» è la rassicurazione, seguita dalle rinnovate richieste al governo Draghi di «abolire l’addizionale comunale per tre anni e redistribuire le tasse ambientali che ora colpiscono solo i voli a corto raggio dall’Ue». Nell’attesa Ryanair è pronta a un’estate calda, in attesa di un inverno che, ammette lo stesso O’Leary, ora non si può prevedere.

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