«Ci ha insegnato la bellezza di dedicarsi agli altri nella politica»

L’ADDIO. Chiesa di Pedrengo gremita per l’addio a Gabriele Gabbiadini, l’ex sindaco scomparso lunedì 5 agosto per un infarto a 49 anni.

Tante le fasce tricolori e le autorità civili, militari e religiose presenti per ricordare Gabriele Gabbiadini e per accompagnarne la salma al cimitero. Volti sinceramente commossi, in ascolto del parroco don Diego Ongaro alle cui parole è affidato il ricordo dell’ex sindaco.

«È grande il pericolo di fare paragoni con le scelte di chi ci circonda, un rischio nel quale il mondo della politica inciampa spesso: guardare alle risorse e alle capacità del vicino senza guardare quanto si può fare con le proprie. Gabriele di questo invece era consapevole, sempre rimanendo con i piedi per terra, conoscendo il territorio e cercando di valorizzarlo e stimolarlo il più possibile. In questo cercava e trovava una gratificazione, una soddisfazione, un piacere nel vedere i risultati ottenuti».

«Ha insegnato che la politica, il monopolio dei furbi e dei trafficoni»

La comunità gli rende omaggio, per l’ultima volta, per quanto fatto per Pedrengo. «Vogliamo ringraziare Gabriele - conclude don Ongaro - perché ha insegnato a tutti che è bello dedicarsi agli altri nella politica. E ha insegnato che non è in fondo, la politica, il monopolio dei furbi e dei trafficoni; ma la politica è lo spazio in cui i saggi e i generosi si muovono con naturalezza, perché come diceva Paolo VI la politica è il punto più alto della carità. E quando c’è bisogno - conclude - la politica si fa sentire».

Al termine del rito funebre un lungo corteo ha accompagnato la salma di Gabbiadini per la sepoltura nel cimitero.

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