«Bravo papà e gran lavoratore», Pedrengo piange Francesco Gallo

In paese cordoglio per la scomparsa dell’operaio 48enne morto a seguito di un tragico infortunio sul lavoro accaduto martedì a Marghera, in provincia di Venezia. Lascia moglie e due figli.

Pedrengo è sotto shock per la morte di Francesco Gallo, operaio di 48 anni, originario di Gela (Caltanissetta) e papà di due figli di 8 e 14 anni, morto a seguito di un tragico infortunio sul lavoro accaduto martedì a Marghera, in provincia di Venezia. Nel paese dell’hinterland bergamasco in cui l’uomo era residente oggi c’è incredulità. Gallo abitava in un appartamento nel condominio di via Giorgio La Pira, al civico 7, nel centro del paese, vicino alla scuola dell’infanzia. «Quando mio marito me l’ha detto oggi non ci volevo credere - commenta una vicina di casa -, è stato un colpo. Ho sentito un nodo alla gola. Nessuno ci aveva detto nulla, mio marito l’ha appreso al bar leggendo il giornale. Era un gran lavoratore, una bravissima persona. L’avevo incrociato domenica scorsa mentre stava salendo le scale. Stava parlando con un’altra persona. Siamo dispiaciuti, abitava qui da diversi anni».

L’appartamento in cui l’uomo viveva si trova al primo piano della palazzina, ma ieri non c’era nessuno in casa: «Sono usciti tutti questa mattina e non sono più tornati, sono andati in Veneto per le pratiche burocratiche. Non sappiamo quando porteranno a casa il corpo», aggiunge la vicina di casa. La data del funerale non è stata ancora fissata. Il pm ha disposto l’autopsia. Il sindaco di Pedrengo, Simona D’Alba, ha espresso cordoglio alla famiglia: «Come Comune faremo tutto il possibile per aiutare la signora rimasta sola con due bambini. Non so esattamente cosa sia successo nel caso specifico, però in generale non è accettabile che un padre perda la vita per mantenere la sua famiglia».

Da un anno e mezzo l’operaio rientrava a Pedrengo il venerdì sera, per trascorrere con la famiglia il fine settimana. Dal lunedì al venerdì era in Veneto a lavorare. Alloggiava in un bed & breakfast a Nervesa, in provincia di Treviso, dove vive il fratello di sua moglie. Il 48enne lavorava per Omd, l’azienda specializzata in costruzioni meccaniche per l’industria che ha un appalto a Fusina di Marghera, dove è avvenuto l’infortunio mortale. Dell’operaio bergamasco l’amministratore della Omd, Enzo Dal Col, ha detto: «Era esemplare e aveva seguito tutti i corsi di sicurezza necessari».

L’incidente è successo martedì mattina, verso le 11.30. Francesco Gallo era al lavoro su un ballatoio a un’altezza di 5 metri. Insieme a un gruppo di altri cinque-sei colleghi era nel capannone per svolgere lavori di saldatura. Quando è avvenuto l’infortunio stavano caricando del materiale. Per cause ancora in corso di accertamento Francesco Gallo è caduto di schiena, facendo un volo di 5 metri e battendo la testa. Una caduta fatale, è morto sul colpo. Il giorno dopo la tragedia i sindacati di Venezia e Treviso hanno proclamato lo sciopero che si terrà lunedì. «Chiederemo all’azienda di devolvere alla famiglia l’ora di sciopero», dicono.

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