Cronaca / Hinterland
Domenica 13 Febbraio 2022
Almè piange Delia, prof col sorriso: «Ora una stella brillerà per te»
Comunità in lutto per la scomparsa dell’insegnante Delia Micheletti. Due sue ex alunne le hanno intitolato un astro. Lunedì veglia e funerali.
La comunità di Almè è in lutto per la scomparsa di Delia Micheletti, molto conosciuta per la sua attività nel mondo della scuola, dell’associazionismo e del volontariato. La professoressa è mancata venerdì pomeriggio a soli 52 anni, a causa di una lunga malattia, lasciando un grande vuoto nei suoi familiari, negli studenti e in tutti coloro che la conoscevano e ne apprezzavano le doti umane e professionali. Delia Micheletti insegnava matematica e scienze alle medie dell’Istituto comprensivo Luigi Angelini di Almenno San Bartolomeo. La sua morte prematura ha commosso tutto il plesso scolastico, dalla dirigenza ai colleghi professori, dal personale Ata agli studenti, che la ricordano come un’ottima insegnante e una collega indimenticabile. Prima di essere assegnata ad Almenno San Bartolomeo, aveva lavorato a Mapello e prima ancora a Sant’Omobono Terme. La chiesa vicina alla parrocchiale di Almè, oltre ai familiari, accoglie una folla di amici, studenti, colleghi e persone comuni che vogliono salutare Delia. Intorno alla bara mazzi e corone di fiori, deposte con le lacrime agli occhi in ricordo di una persona che ha lasciato il segno.
«Abbiamo ricevuto la visita di moltissimi genitori e alunni che piangevano la loro professoressa – dice commossa la sorella Simonetta –. Mi hanno raccontato che è stata in grado di insegnare matematica con una passione unica. Delia non si è mai limitata a spiegare le sue materie, ma teneva molto anche all’aspetto educativo, di conseguenza motivava i suoi alunni perché ricercassero il sapere». La vocazione per l’insegnamento nacque sin da ragazza, quando Delia Micheletti era impegnata come animatrice in parrocchia, mentre negli anni Novanta venne nominata responsabile diocesana dell’Azione Cattolica e si dedicò molto all’educazione degli adolescenti. Nei primi anni Duemila trascorse un mese dalle Suore Poverelle in Malawi e da allora è rimasto un legame forte con alcuni amici di Vicenza per aiutare un gruppo di disabili.
La famiglia e i suoi alunni le sono stati vicini e non l’hanno mai abbandonata anche nei lunghi mesi della malattia. «Due sue ex studentesse le hanno intitolato una stella, con tanto di coordinate – prosegue Simonetta Micheletti –. In questi 15 mesi è sempre stata sostenuta dal Gad, il gruppo amici di Delia, che ogni giorno le regalava pensieri, fiori e il cioccolato di cui era molto golosa. Grazie a don Renzo Caseri (assistente unitario diocesano di Azione Cattolica, ndr) ogni settimana veniva celebrata una Messa on line. La nostra famiglia ringrazia di cuore tutti gli amici che le sono stati vicini, i medici del reparto di Oncologia dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, la dottoressa Lidia Facheris e l’assistenza domiciliare della Fondazione Casa Serena».
Delia Micheletti viene ricordata come una donna competente e preparata, che è riuscita a portare avanti un grande cammino di fede, portando sulle spalle la croce della malattia, senza mai lamentarsi. «Noi familiari le siamo sempre stati vicini – conclude la sorella Simonetta –. Possiamo dire che ha mantenuto il sorriso fino all’ultimo istante, quando se n’è andata improvvisamente».
Delia era appassionata di arte, astronomia e scienza, ma dimostrava grande interesse anche per le conferenze riguardanti la fede. Per tutti coloro che fanno visita alla professoressa è disponibile un segnalibro pensato dalla famiglia, che riporta le coordinate della stella intitolata a Delia, insieme ad alla citazione «Ricorda di guardare in alto alle stelle e non ai tuoi piedi. Cerca di dare un senso a quello che vedi e chiediti quello che fa vivere l’universo. Sii curioso» di Stephen Hawking, il famoso cosmologo, fisico, matematico, che ha combattuto per anni contro la Sla. Sul retro è stata invece stampata la poesia «Canta il sogno del mondo» di David Maria Turoldo. Delia Micheletti lascia i genitori Laura e Angelo, insieme alle sorelle Federica e Simonetta con Marco e i suoi adorati nipoti. La salma della professoressa è composta nella chiesa vecchia di Almè, accanto alla parrocchiale. La veglia funebre si terrà domani alle 14 nella chiesa parrocchiale del paese, dove alle 14.30 si svolgeranno i funerali.
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