Aggredisce ragazzina e rapina donna, era uscito dal carcere da 48 ore

Sorisole Era uscito dal carcere da sole 48 ore, il 32enne di Paladina che è stato arrestato nel pomeriggio di lunedì 11 luglio dai Carabinieri di Villa d’Almè dopo aver aggredito una ragazza di 16 anni e rapinato il cellulare a una donna 46 anni nel giro di un’ora.

Una pattuglia dei Carabinieri di Villa d’Almè in una foto d’archivio

Il giovane, ex tatuatore, deve rispondere di violenza sessuale su minore, tentato furto con strappo e rapina. Nella mattinata del 12 luglio è comparso in direttissima, dove si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice Donatella Nava ha convalidato l’arresto chiesto dal pm Carmen Santoro e ha disposto il carcere.

La ricostruzione

Tutto comincia sul pullman di linea che da Bergamo porta ad Azzonica, frazione di Sorisole, dove vive la ragazzina. Quando, alle 16,30 di lunedì 11 luglio, la 16enne arriva a destinazione e scende dal bus, il 32enne la segue. Nel parchetto pubblico di Azzonica la prende alle spalle e cerca di bloccarla. In quel frangente con la mano le tocca il seno. Il malvivente vuole la borsa, ma la ragazza riesce a divincolarsi e a rifugiarsi a casa di un vicino.

L’uomo è stato arrestato per rapina, tentato furto con strappo e violenza sessuale su minore. Su richiesta della difesa, il processo è stato rinviato al 31 agosto

Il 32enne si allontana camminando verso la pista ciclabile che porta a Petosino. Vengono avvertiti i Carabinieri e partono le ricerche. Un’ora più tardi, nella zona dell’ex bar Capolinea a Ponteranica, una donna di 46 anni appena scesa dal pullman viene aggredita alle spalle. Il malvivente pretende il telefonino, la signora resiste e ne nasce una colluttazione, durante la quale l’uomo le sferra uno schiaffo.

La 46enne consegna allora il telefonino al rapinatore che si allontana. I carabinieri, che sono già sulle sue tracce per l’episodio precedente, riescono a rintracciarlo dopo pochi minuti sulla pista ciclabile che dal Capolinea porta al santuario di Sombreno. Quando è stato bloccato, stava armeggiando col telefonino della vittima. Lunedì, su richiesta della difesa, il processo è stato rinviato al 31 agosto.