Cronaca / Hinterland
Giovedì 07 Settembre 2023
Aeroporto, assegnati 75 milioni di lavori: si ampliano l’aerostazione e il piazzale
LE GARE. I due cantieri a raggruppamenti bergamaschi: Artifoni e Milesi già all’opera sulla pista e sui raccordi. A Milesi insieme a Effeci e Termotecnica Sebina il terminal: 14.600 metri quadri pronti per le Olimpiadi 2026.
Il primo cantiere è praticamente prossimo alla partenza, il secondo lo sarà per fine anno. Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio, ha assegnato due importanti (e consistenti) appalti. Un valore a base d’asta di, rispettivamente, oltre 41 e 34,6 milioni, Iva esclusa. In sostanza lavori per oltre 75 milioni, chiaramente prima dei ribassi.
Cominciamo dai lavori dell’ampliamento del piazzale nord-est dello scalo, comprensivo del completamento della via di rullaggio e di nuovi raccordi (denominati BA e BB): l’appalto da 34,6 milioni è stato assegnato all’Ati (Associazione temporanea d’imprese) tutta bergamasca composta dall’Impresa edile stradale Artifoni (sede legale ad Albano Sant’Alessandro) e dalla Milesi geometra Sergio di Gorlago. Un tandem decisamente consolidato che fa parte anche del Raggruppamento temporaneo di imprese che, insieme alla romana Gcf, Generali costruzioni ferroviarie, e alla ceca Skoda realizzerà la linea 2 del tram, quella da Bergamo a Villa d’Almè.
Le chiusure notturne
Le aree interessate dai lavori sono state consegnate a inizio settimana: nel bando di gara era indicata una durata di 266 giorni, ma chiaramente sia questo parametro che la mera offerta economica sono stati oggetto di proposte specifiche in sede di gara, quasi sicuramente al ribasso.
Di certo non è un lavoro semplicissimo perché andrà fatto senza precludere le normali attività dello scalo che resterà aperto per tutta la durata del cantiere, con l’eccezione di alcune notti. Sui social di Sacbo a fine agosto è stato pubblicato un avviso a riguardo: «A causa dei lavori previsti sul terreno dell’aeroporto, che interessano la fascia oraria notturna in una serie di date tra il 20 settembre e il 25 ottobre, alcuni voli potrebbero subire modifiche e/o cancellazioni» si legge. «I passeggeri sono invitati a consultare gli aggiornamenti e le comunicazioni della compagnia aerea pertinente sulle operazioni di volo». In sostanza, il rischio è quello di cancellazioni di alcuni voli, variazioni di orario o dirottamento su altri scali.
Una squadra consolidata
Bisognerà invece attendere fine anno per l’avvio del cantiere dell’ampliamento dell’aerostazione: un lavoro da 41 milioni e rotti che va a ridisegnare, si pensa in modo definitivo, l’assetto di uno scalo che si avvia a sfiorare quota 16 milioni di passeggeri nel 2023. Il record, per la cronaca, era stato raggiunto nel 2019, l’ultimo anno prima del Covid, con 13,8 milioni.
Le offerte pervenute sono state 6 e i lavori assegnati alla Milesi geometra Sergio di Gorlago insieme alla Effeci Tecnoimpianti di Romano e alla Termotecnica Sebina di Costa Volpino. Un’altra squadra made in Bergamo, ma soprattutto consolidata, visto che ha già realizzato i primi due ampliamenti dello scalo: quello est (14,5 milioni di costo) inaugurato nel 2020 con in squadra anche la Isocell e quello ovest che ha visto la luce a fine 2021 (21 milioni d’intervento) dove tra i partner c’era invece la Moretti.
Nell’appalto sono indicati 989 giorni di lavoro, ma pur in presenza di un lotto unitario l’obiettivo è procedere con delle aperture graduali. La prima potrebbe essere la nuova area check-in (con 25 nuovi banchi) entro la fine del prossimo anno, poi man mano altri spazi in previsione delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina in calendario per i primi mesi del 2026.
L’ampliamento si sviluppa su 14.600 metri quadri su due piani nella parte più a est dell’aerostazione, quella verso la torre di controllo. Il nuovo edificio verrà realizzato in continuità con quello già esistente che riporta sulla facciata il nome dello scalo, dando così una forma definitiva all’aerostazione.
Dei 14.600 nuovi metri quadri, al piano terra ne verranno realizzati 3.700 al chiuso e 3.600 open (2.800 sul lato del piazzale esterno allo scalo, i rimanenti verso la pista): al primo piano altri 7.300 ma tutti al chiuso, 5.900 per l’area Schengen e i restanti per l’extra Schengen. Con questo intervento lo scalo arriverà sopra i 90mila metri quadrati: ora può contare su 76.300, prima dei due precedenti ampliamenti era a 54mila.
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