Cronaca / Hinterland
Sabato 22 Aprile 2023
Addio a Vinicio, per 43 anni «forbici d’oro» di Seriate
IL LUTTO. Aveva il salone in via San Grisogono. Per stare al passo organizzava viaggi di studio a Parigi. Il ricordo della figlia.
Per tutti era Vinicio. Solo Vinicio. Al massimo, Vinicio il parrucchiere. Per 43 anni Vinicio Battaglia è stato il parrucchiere più noto di Seriate. «E una volta in pensione non ha voluto ritrarsi dalla sua passione e per una decina d’anni è andato a fare barba e capelli ai frati cappuccini di Borgo Palazzo dove ogni mattina andava anche a Messa» ricorda la figlia Michela. Che aggiunge anche un altro curioso aneddoto dell’intensa vita professionale di papà Vinicio, il parrucchiere di Seriate, di quando cioè il parroco di Seriate monsignor Angelo Paravisi, al termine della Messa, mentre si intratteneva con alcune fedeli, le esortava ad andare da Vinicio «perché anche il Signore vi vuole belle».
Vinicio collaborava con la parrocchia per le feste patronali. Riferisce Michela: «Una signora mi ha raccontato di aver vinto anni fa, alla lotteria delle feste patronali, una permanente da Vinicio e di esserci andata e di essere rimasta molto contenta». Il salone si trovava in via San Grisogono, ed era un andirivieni di seriatesi e non solo, perché Vinicio era interessato al nuovo, voleva sapere, imparare e aggiornarsi, voleva essere sempre all’avanguardia. Nel suo lavoro infondeva estro e fantasia. È stato uno dei primi in Bergamasca ad organizzare viaggi di studio e aggiornamento tecnico per acconciature nei saloni Harlow di Parigi dove conduceva gruppi di parrucchieri desiderosi di nuovi tagli. Lo certifica anche una cronaca de L’Eco di tanti anni fa, con una foto di Vinicio e una decina di parrucchieri di diversi paesi bergamaschi scattata nei saloni Harlow per apprendere la tecnica del nuovo taglio di capelli «coupé à la tondeuse» e poi praticarla ai propri clienti in terra bergamasca. I ricordi si affollano nella mente di Michela: «Ha pettinato molte spose nel loro giorno più bello, ha insegnato alle sue dipendenti il mestiere e la passione per il proprio lavoro, contribuendo per alcune al loro successo professionale. Ha vinto il concorso nazionale “Forbici d’oro”. Ha lavorato sempre con passione, ha amato il suo mestiere rendendo orgogliose le sue clienti». Che adesso vanno dicendo: «Di certo sta pettinando gli angeli in cielo».
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