Acquisto solidale e responsabile: il Gasalingo prova a tracciare la via

Nuovo consumo Il gruppo strizza l’occhio ai piccoli produttori locali ma non solo. Gianola: puntiamo sull’economia di relazione rispettando la biodiversità.

La sua attività ruota intorno a tre principi: solidarietà, ecologia ed economia. Da applicare, fondendole armoniosamente, a una forma di consumo responsabile. Una modalità che non strizza l’occhio alla grande distribuzione ma ai piccoli produttori del territorio, alle specificità locali e all’aspetto sociale. Il gruppo «Il Gasalingo»di Almè non si limita a vivere questa dimensione solidale ma cerca costantamente di promuoverla. A fare da Cicerone per la sua filosofia di fondo così come per le sue iniziative è il suo referente storico, Claudio Gianola.

Un gruppo di amici

«Tutto è nato da un gruppo di amici – spiega – che si sono riuniti con un proposito semplice e con una domanda secca: cosa possiamo fare per migliorare un po’ lo stile di vita nel nostro piccolo a beneficio di noi stessi e degli altri? E abbiamo scelto di incentrarci sul consumo responsabile». E in questo circuito solidale ha finito per gravitare una ventina di famiglie.

«L’acquisto di un bene si può effettuare in molti modi, noi ovviamente non demonizziamo la grande distribuzione però sosteniamo che vi siano anche altre forme d’acquisto sostenibili. Ci ispiriamo alla solidarietà, alla genuinità dei prodotti, alla conoscenza dei produttori»

«L’acquisto di un bene – spiega ancora Gianola – si può effettuare in molti modi, noi ovviamente non demonizziamo la grande distribuzione però sosteniamo che vi siano anche altre forme d’acquisto sostenibili. Ci ispiriamo alla solidarietà, alla genuinità dei prodotti, alla conoscenza dei produttori, al continuo contatto con loro, alla valorizzazione del patrimonio locale, al rispetto dell’ambiente». E, dulcis in fundo, il sodalizio ha aperto le porte anche alle cooperative che, attraverso le loro attività, si occupano del reinserimento sociale di persone dal passato problematico. Sempre tenendo presente non solo il discorso dell’acquisto, ma anche della promozione di una sua modalità solidale. «Per noi – spiega infatti Gianola – è essenziale che chi entra nel nostro gruppo si faccia anche parte attiva non limitandosi ad acquistare ma anche promuovendo contatti con produttori solidali». Del territorio, ma non solo.

Arance dai produttori calabresi e siciliani

«Infatti – aggiunge – abbiamo avuto modo di entrare in contatto anche con produttori di arance di Calabria e Sicilia».

«Un’economia di relazione e non di mercato, un discorso basato sul rispetto della biodiversità e delle tradizioni»

Tutto avendo nel campo visivo «un’economia di relazione e non di mercato, un discorso basato sul rispetto della biodiversità e delle tradizioni». Concetti su cui il gruppo fa spesso rete con altri sodalizi che hanno la stessa finalità e organizza momenti di riflessione con le scuole. Diffondendo un concetto preciso: un’altra forma di consumo è possibile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA