A Orio oltre 13 milioni di passeggeri, come prima del Covid: secondo risultato nella storia dello scalo, voli per 40 Paesi

I numeri. L’aeroporto bergamasco ha raggiunto e superato mercoledì 28 dicembre la quota di 13 milioni di passeggeri.

Un traguardo che si ripete a tre anni di distanza dalla prima volta e che rappresenta il secondo risultato in termini di traffico passeggeri nella storia dell’aeroporto, dopo il massimo storico registrato nel 2019 con 13.850.000. Con la media giornaliera del mese di dicembre, il 2022 si chiude con un consuntivo che rappresenta il 95% del traffico passeggeri generato prima della pandemia.

Una ripresa consistente, iniziata nel mese di marzo e consolidatasi nel corso dei mesi estivi per arrivare al saldo attivo nell’ultimo trimestre dell’anno. Ripresa resa possibile, a livello di organizzazione dei servizi, dalla scelta operata da Sacbo di perseguire i programmi di adeguamento delle infrastrutture aeroportuali nel biennio 2020-2021, con il completamento degli interventi di ampliamento a ovest dell’aerostazione, e dalla scelta operata a inizio anno di potenziare i livelli occupazionali all’interno della struttura operativa del gestore dopo averli preservati attraverso gli ammortizzatori sociali nel periodo di emergenza sanitaria.

A sostenere la ripresa le 19 compagnie aeree già presenti sullo scalo e le 7 che si sono aggiunte nel corso dell’anno per un totale di 26 vettori che collegano 140 destinazioni in 40 Paesi. Il progressivo allargamento del network è stato caratterizzato dall’introduzione di voli di lungo raggio, come quello con Sharjah (EAU) a cui si aggiungerà Dubai dal 10 marzo 2023, e Amritsar (India), e dalla ripresa del collegamento con Roma Fiumicino, con la prospettiva di aggiungere ulteriori destinazioni nel corso del 2023.

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