A 103 anni addio a Pasquale, un esempio di forza e bontà

Sì è spento all’età di 103 anni Pasquale Morillo (Giuseppe è i secondo nome, ndr) di Zanica. Il centenario, lucido e presente fino all’ultimo momento, se ne è andato serenamente nella giornata di venerdì circondato dall’affetto dei suoi famigliari. Morillo, che il prossimo 15 novembre avrebbe compiuto 104 anni, lascia i figli Angelo, Rosa, Franco, Giuliana e Claudio (oltre ad Alessandra, scomparsa nel 2017), una decina di nipoti e ben sette pronipoti.

Una vita, la sua, in gran parte dedicata al lavoro: per decenni, fino agli anni Settanta, Pasquale Morillo ha lavorato nei campi per poi cambiare settore e svolgere la mansione di operaio in un’azienda di Grassobbio specializzata nella produzione di stampi in cemento.

Una passione, quella per l’agricoltura, che lo convinse, assieme alla moglie Maria Benini (poi scomparsa nell’80), ad acquistare un terreno da lavorare in autonomia. «Mio padre - ricorda il figlio Angelo - era una persona buona. Ha sempre lottato per qualcosa ed è stato un esempio decisamente positivo per me e per i miei fratelli. Ci ha sempre trattati nel migliore dei modi e non ci ha mai sgridato - aggiunge - nemmeno quando, da piccoli, commettevamo qualcosa di sbagliato. Di lui conserveremo sempre un bel ricordo». Appassionato di boccette, Morillo adorava trascorrere il tempo libero sfidando gli amici nei circoli della zona. Fino a che le forze glielo hanno consentito, ha frequentato l’associazione che accoglie gli anziani del paese. «Papà ha sempre goduto di ottima salute - prosegue il figlio Angelo - non aveva vizi e raramente usciva di casa: un aspetto, quello legato al proprio benessere, che non trascurava affatto ma che, anzi, curava molto soprattutto dopo che da giovane, a causa di una complicazione, si arrivò a temere per la sua vita. Fortunatamente, l’allora medico di condotta lo curò fino a guarirlo». I funerali di Pasquale Morillo saranno celebrati alle 9.30 di martedì 11 aprile nella chiesa parrocchiale di Zanica.