In Germania spaventa l’avanzata della destra

EUROPA. L’attentato terroristico di Solingen con tre morti e otto feriti è una spinta formidabile per l’estrema destra tedesca e in particolare per il partito che più ne raccoglie i consensi.

Domenica si vota in Turingia e Sassonia per il rinnovo del parlamento dei due Länder. AfD (Alternative für Deutschland) è dato vincente come primo partito. Lo segue BSW (Bündnis Sahra Wagenknecht) neoformazione politica nata attorno al nome della sua fondatrice, moglie dell’ex presidente della Spd Oskar Lafontaine e fuoriuscita dal partito di estrema sinistra Linke. Per i partiti al governo a Berlino diventa quindi difficile in questi due Länder mostrare visibilità e raggiungere la soglia del 5% necessaria per avere una rappresentanza al Landestag. Solo i cristiano democratici della CDU tengono le posizioni e probabilmente raccolgono i consensi dei delusi dei liberali, dei verdi e dei socialdemocratici. Una sorta di ancoraggio all’unico partito che rappresenta il cosiddetto arco costituzionale.

Un debutto personale, quello di Sahra Wagenknecht, che al meglio coglie il disagio della Germania Est e ne esprime il senso anticapitalistico e anti immigrazione che già a suo tempo aveva caratterizzato la vecchia DDR. Obiettivo della deputata, già della Linke, è sottrarre voti all’AfD sul tema più caro ai nazionalpopulisti, le restrizioni all’immigrazione. Una politica che chiude agli stranieri ed al contempo si rifà ai valori tradizionali della solidarietà sociale e della lotta anticapitalista.

Sia AfD che BSW sono critici verso l’Ucraina e non vogliono forniture di armi a Kiev. Solo sul piano economico le due formazioni estremiste si differenziano: per Sahra Wagenknecht lo Stato ha un ruolo prioritario, per AfD conta l’iniziativa privata anche se regolata in un quadro di tutela della sovranità nazionale e territoriale.

Il radicalismo cripto nazionalsocialista spaventa. Se in Turingia vince Björn Höcke chi poi è disposto a formare una coalizione con un primo ministro AfD, un partito sotto sorveglianza perché ritenuto dal Verfassungsschutz, il servizio segreto a protezione della Costituzione, «sicuramente di estrema destra»? La Costituzione tedesca è fondata su tre pilastri: la dignità della persona umana, la democrazia e lo Stato di diritto. Con la negazione agli stranieri di uno status uguale a quello dei cittadini tedeschi , si pone il problema giuridico. È in ambienti AfD che ha trovato cittadinanza il termine «remigrazione» che vuol dire far allontanare, anche con incentivi, tutti coloro che hanno origini non legate al territorio anche se in possesso di passaporto tedesco. Una forma velata di razzismo etnico.

Come si fa a vietare una formazione partitica che la maggioranza ha ritenuto di eleggere ai vertici delle istituzioni? Un divieto in tal senso susciterebbe le proteste degli elettori che si vedono negato il diritto alla rappresentanza. Ed è in Germania che le convulsioni delle democrazie occidentali emergono con maggiore chiarezza. È qui che è nato il nazionalsocialismo ed è qui sulle sue ceneri che è nata la Repubblica Federale. Una condizione tragica perché le stesse democrazie che dovrebbero servire da modello vivono le stesse angosce.

L’assalto al Campidoglio di Washington inizio 2021 ha lasciato il segno e i travagli della democrazia francese non sono di buon auspicio. Ecco perché è forte la tentazione di lanciare la palla in tribuna. Il presidente della CDU Friedrich Merz esorta i Paesi di primo ingresso, Italia in testa, a fermare gli ingressi. La verità è che i servizi di prevenzione al crimine in Germania non funzionano. Le segnalazioni che hanno permesso alle autorità tedesche di prevenire attentati negli ultimi anni vengono tutte dai servizi segreti alleati.

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