Capo dello Stato, garante di unità

ITALIA. l 2 giugno 1946 il voto popolare - sia pur di stretta misura - sancì il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica. Il 28 dello stesso mese Enrico De Nicola fu eletto dall’Assemblea Costituente capo provvisorio dello Stato.

Egli svolse con rigore assoluto il suo ruolo, dichiarando nel suo discorso di insediamento: «Dobbiamo avere la coscienza dell’unica forza di cui disponiamo: della nostra infrangibile unione». E così, infatti, fu. Le forze politiche antifasciste lavorarono alacremente fino a definire la nostra Carta costituzionale, frutto di un dibattito acceso ma sempre costruttivo. L’11 maggio 1948 Luigi Einaudi fu eletto presidente della Repubblica con il voto delle Camere in seduta comune. La figura del presidente della Repubblica è stata oggetto di costante attenzione. All’inizio degli anni Sessanta il giurista Carlo Esposito, nel definire gli ambiti possibili di azione del presidente della Repubblica, aveva sottolineato l’intrinseca politicità della figura presidenziale, nonché il fatto che il ruolo del Capo dello Stato nella dinamica costituzionale dipendeva, oltre che dalla forma di governo, dal contesto politico-sociale.

Il giudizio di Esposito può dirsi largamente confermato dai fatti. Da De Nicola a Mattarella, ciascuno dei presidenti ha offerto una visione personale dell’altissimo e delicato mandato che la Costituzione ha ad essi affidato. Nel complesso può ben dirsi che nelle soluzioni adottate in sede costituente prevalse largamente la «propensione alla fluidità istituzionale», elemento che ha caratterizzato l’azione dei presidenti della Repubblica, consentendo, da parte di ciascuno di loro, una diversa graduazione dell’uso degli strumenti giuridici spendibili nelle diverse circostanze. Di conseguenza, il presidente della Repubblica va considerato un potere a sé stante, cui sono attribuite funzioni connesse con quelle assegnate agli altri organi supremi. Un circuito sussidiario a quello governativo-parlamentare, imperniato sul Capo dello Stato nella sua qualità di rappresentante dell’unità nazionale. Dentro questo sistema scorrono le dinamiche del processo politico democratico, tenendo conto che il flusso più importante è quello che si instaura tra il corpo elettorale e le forze politiche chiamate a rappresentarlo (Parlamento e Governo). Si è avverato l’auspicio di Meuccio Ruini, il quale nel dibattito all’Assemblea costituente sostenne che il presidente della Repubblica dovesse essere colui che rappresentava «l’unità e la continuità nazionale, la forza permanente dello Stato al di sopra delle mutevoli maggioranze».

Sul ruolo dei presidenti della Repubblica, possiamo distinguere due periodi intervallati da una breve fase di transizione. Il primo corrisponde agli anni in cui i presidenti appartenenti alla generazione dei Padri costituenti hanno agito all’interno di un consolidato sistema partitico. Il secondo parte dal 1994 ed è segnato dalle caratteristiche assunte dal sistema di politico nel quale, nei momenti di dura conflittualità politica e di instabilità nel raccordo Parlamento-governo, il ruolo del presidente della Repubblica ha avuto spazi di intervento più marcati rispetto al periodo precedente.

Si può, in linea generale, ritenere che al Capo dello Stato spetti il compito di punto di equilibrio tra i poteri costituzionali. La sua funzione «politica» super partes risiede nel costante equilibrio tra le regole scritte e quelle deducibili dalla logica della Costituzione, tra prassi e valutazione della situazione concreta. Gli smottamenti che hanno attraversato e stanno attraversando in modo sempre più marcato il nostro Paese rendono imprescindibile la presenza di una figura istituzionale in grado di sia di «calmierare» le contrapposizioni tra le forze politiche e di fungere da elemento stabilizzatore tra poteri che tendono a far vacillare gli equilibri costituzionalmente fissati dall’ordinamento. In questo quadro la personalizzazione della carica fa sì che molto dipenda dalla capacità di comunicare proprie di chi di volta in volta si trovi ad esercitare le funzioni di Capo dello Stato.

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