Vinitaly, Lombardia oltre i dazi pensa già alle Olimpiadi 2026

L’APPUNTAMENTO. Presentata a Milano la spedizione regionale in Veneto. Cresce la presenza orobica in Piazza Valcalepio o con stand indipendenti.

I mercati interni flettono, le esportazioni vivono una fase di stallo e i dazi Usa fanno tremare. Ma il vino lombardo vede il bicchiere mezzo pieno, e il prossimo Vinitaly sarà l’occasione per dimostrare una tenacia che supera l’attuale congiuntura sfavorevole. E quale migliore occasione di riscatto, se non le opportunità offerte da Milano-Cortina 2026? È dialogando con l’evento olimpico che il vino lombardo si presenta a Vinitaly, l’evento «faro» del vino in Italia, dal 6 al 9 aprile a Verona. La crescita export degli ultimi anni alimenta la fiducia dei produttori lombardi. Sebbene nel 2024 le esportazioni siano calate di oltre il 4% (327 milioni di euro nel 2023 contro i 312 milioni nel 2024, dati Istat), il valore è quasi raddoppiato dal 2009.

«La tendenza - ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi - conferma che la strada intrapresa, guidata da qualità, innovazione e sostenibilità, è quella giusta. Il mondo ha voglia di suggestionarsi, il savoir faire è già tra i nostri punti di forza ma serve raccontarci ancora meglio». Il momento di complessità che sta vivendo il settore è restituito anche dal numero di espositori previsti a Vinitaly: a fronte dei 4300 del 2024, quest’anno si parla di poco più di 4000 stand.

I nuovi buyers

Per l’edizione che è alle porte, cresceranno le opportunità per le cantine, grazie a nuovi «buyers club», spazi dedicati all’incoming e ulteriori buyers da aree come India, Asia Centrale, Cina e Americhe. «Nonostante la tensione legata ai dazi - ha rivelato Gianni Bruno, Exhibition Manager Wine&Food di Veronafiere -, tutti gli operatori e i grandi acquirenti Usa hanno confermato la loro presenza».

Gli spazi finanziati e realizzati in accordo di programma da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia si svilupperanno su oltre 3000 metri quadrati, con più di 150 realtà e mille etichette in degustazione. «Porteremo - ha commentato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana - nel “salotto buono” del PalaExpo la storia, il lavoro e la passione di chi contribuisce a rendere grandi le nostre 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt».

Il vino orobico

Non mancheranno i protagonisti del vino orobico, in rialzo rispetto all’anno scorso. Confermata la partecipazione del Consorzio Valcalepio, nella consueta «Piazza Valcalepio» con le aziende Tosca, Il Calepino, Locatelli Caffi, Medolago Albani, Cantina Sociale Bergamasca e Tallarini, e del Consorzio di Tutela Moscato di Scanzo, ospitato dalla lounge Ascovilo, associazione che presenterà «un progetto - ha annunciato la presidente Giovanna Prandini - che mette al centro la trasparenza e la certificazione di filiera». La Tenuta Castello di Grumello sarà presente con stand indipendente, in cui proporrà un ciclo di eventi sulla gestione delle acque piovane e dell’ombra in vigna, ed esplorerà l’incontro tra il Moscato passito e la mixology. Nell’ambito di «Amphora Evolution», joint venture tra Vinitaly e Merano WineFestival dedicata al vino in anfora, saranno di scena i fratelli Sala con le aziende Nove Lune e Pietramatta.

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