Economia / Bergamo Città
Mercoledì 23 Marzo 2022
Vertenze Cisl: tanti casi di lavoratori licenziati e retribuzioni mancate
Bilancio 2021 Recuperati oltre cinque milioni di euro. Riconsegnata una media di 2.100 euro a ogni addetto, Terziario e Metalmeccanico i settori più interessati.
Una mole di lavoro importante, legata anche alla complessità di questi anni, quella che ha riguardato nel 2021 gli operatori delle vertenze della Cisl di Bergamo che hanno assistito 1.743 tra lavoratori e lavoratrici, tra vertenze e procedure fallimentari, recuperando ben 5.242.903 euro, e riconsegnando una media di 2.154 euro per vertenza ad ogni lavoratore.
«La maggioranza delle attività seguite dal nostro ufficio è come sempre relativa a recuperare retribuzioni mancate. Sono state 918 le pratiche aperte per vertenze individuali, mentre 684 quelle avviate su procedure concorsuali», spiega il responsabile dell’ufficio, Alberto Citerio.
I dati
Sul totale delle cause, i licenziati rappresentano ancora quasi il 12% del totale delle pratiche, come nel 2019, e il 73% operazioni di recupero crediti. Il terziario rappresenta, come da tradizione, il settore più interessato dall’attività dell’Ufficio Vertenze Cisl di Bergamo: 389 le pratiche, ovvero il 42.3% del totale. A seguire il Metalmeccanico (163 vertenze pari al 17,8%), l’Edilizia (125 vertenze, 13,6%), i Trasporti (104 vertenze, 11,3%), infine il Tessile e Chimico con 66 vertenze (7,2%). Sul versante dei Fallimenti, quest’anno la fetta più importante è toccata al settore dei Grafici e dello Spettacolo, con il 33,7% dei lavoratori coinvolti. Poi, il Terziario (25%) e il Metalmeccanico (13,3%).
In questi ultimi mesi assistiamo spesso al fenomeno di quei lavoratori che si rivolgono a noi dopo lunghissimi periodi di sospensione dal lavoro dovuti al Covid
Maggioranza maschile
La grande maggioranza del le vertenze è rappresentato da cause intestate a uomini, con il 59,8% del totale, mentre le donne si fermano al 40,2%. Inoltre, quasi il 70% degli assistiti dall’Ufficio Vertenze Cisl è rappresentato da lavoratori italiani. Nel 30% di stranieri, spiccano le nazionalità di Marocco, Albania, Romania, Ucraina e Senegal. «Mai come in questo periodo– dice il responsabile Vertenze Cisl -la gente ha bisogno degli uffici vertenze. La gente che si rivolge a noi è sempre di più, nonostante l’andamento altalenante del livello occupazionale degli ultimi anni. In questi ultimi mesi assistiamo spesso al fenomeno di quei lavoratori che si rivolgono a noi dopo lunghissimi periodi di sospensione dal lavoro dovuti al Covid; da un periodo iniziale di cassa integrazione, l’azienda non li ha più richiamati in servizio, non sono stati retribuiti per i periodi scoperti dalla cassa ed in più non hanno una prospettiva di ripresa del servizio: semplicemente, a distanza di un anno e mezzo, il posto di lavoro è come svanito».
«I lavoratori difficilmente hanno strumenti per fare da sé: la nostra assistenza è professionale e pensata per loro, comprende anche l’azione di avvocati esperti di diritto del lavoro che collaborano con l’ufficio. La Cisl è punto di riferimento anche per i lavoratori più deboli e svantaggiati, come i precari, gli atipici e gli immigrati. Un’attività solidaristica – conclude Citerio - che conferma ancora di più l’impegno nell’affermazione e nella tutela dei diritti di tutte le lavoratrici ed i lavoratori, nessuno escluso».
Attività fondamentale risulta poi la gestione delle pratiche concorsuali, dove i lavoratori in un contesto di difficoltà dettato dal fallimento dell’impresa, trovano nel sindacato risposte concrete nella gestione di procedure fondamentali per poter recuperare le loro spettanze. «Mai come in questi anni - conclude Citerio - il ruolo della Cisl si è rivelato fondamentale come soggetto di tutela, specie per chi è più in difficoltà e rischia di essere escluso dai processi di cambiamento della nostra provincia».
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