Economia / Bergamo Città
Giovedì 18 Giugno 2020
Turismo, ora serve ripartire
Al via piattaforma on line bergamasca
Il settore turistico bergamasco potrà appoggiarsi presto a uno nuova Ota, ovvero una nuova agenzia on line totalmente made in Bergamo, piattaforma pensata per far ricadere sul territorio i proventi del turismo.
L’ambizioso progetto nasce a inizio anno dall’idea di Paolo Funi, imprenditore del settore alberghiero che, nonostante la pandemia e la crisi del settore, ha deciso di investire su questa idea e si prepara a lanciare on line il sito di Vespucci club, la prima Ota nata a Bergamo e dedicata al territorio. «Saremo on line tra pochi giorni - conferma Maddaloni -: l’obiettivo è creare un meccanismo virtuoso, con buona parte delle percentuali sulle prenotazioni che possano servire a co-finanziare progetti turistici del territorio».
Contro i grandi colossi
Il pensiero che ha mosso l’imprenditore orobico e il piccolo team che ha creato il sito nasce, innanzitutto, riflettendo sulla profonda presenza delle grandi agenzie on line che, anche a Bergamo, la fanno da padrone. Si tratta di realtà come Booking, Expedia, hotel.com e similari che, spiega Maddaloni, «pesano per il 35-40% delle prenotazioni di hotel e chiedono una percentuale intorno al 18% a transazione, tutti soldi che il territorio perde quando si potrebbero reinvestire per creare altri eventi e altro turismo». Altro problema individuato da Maddaloni è il tempo di permanenza dei turisti: «Il sito nasce già con la possibilità di prenotare pacchetti turistici sul territorio, oltre che le singole stanze e lavoreremo sia per farlo conoscere il più possibile,sia per raccogliere, da ogni ufficio turistico della bergamasca, le proposte messe in atto». La nuova Ota è alle battute finali, il sito vespucci.club sta per essere ultimato con la gestione dei pagamenti e delle prenotazioni, come spiega il suo creatore, dopodiché le attività turistiche orobiche saranno invitate a partecipare al progetto che, non solo presuppone di trattenere una percentuale più bassa, ma anche appunto di reinvestire i proventi sul territorio. «Sappiamo bene di essere Davide contro Golia e che ci vorrà tempo per ritagliare una fetta abbastanza significativa sul mercato turistico bergamasco, ma ci auguriamo di creare collaborazioni fin da subito con chi promuove il nostro territorio» conclude Maddaloni. n
© RIPRODUZIONE RISERVATA