Tenaris e l’idrogeno: primo impianto per lavorare acciaio

IL PROGETTO. Alleanza di sei mesi con Snam e Tenova. La fase di test ha preso il via in Dalmine in questi giorni. L’obiettivo è la decarbonizzazione in ottica «green».

La fase di test è iniziata in questi giorni all’Ftm (Fabbrica tubi medi) della TenarisDalmine. In sintesi, prevede l’utilizzo di idrogeno - come sostituto del gas - nei forni per il riscaldo e il trattamento termico dei tubi. Ed è la prima sperimentazione di bruciatori a idrogeno in questo tipo di forni.

Il colosso siderurgico che produce tubi in acciaio senza saldatura non è solo in questo progetto, che vede protagoniste anche Snam, primo operatore europeo nel trasporto di gas naturale attraverso una rete di circa 38 mila chilometri, e Tenova, società del gruppo Techint (a cui fa capo Tenaris) che offre soluzioni sostenibili per la transizione green dell’industria metallurgica.

La collaborazione tra le tre, che avrà una durata iniziale di sei mesi, ha un obiettivo ben preciso: valutare le prestazioni e l’affidabilità dell’utilizzo dell’idrogeno nell’industria siderurgica e, più in generale, nei settori «hard to abate» maggiormente difficili da decarbonizzare. Come spiega Michele Della Briotta, presidente di Tenaris Europe, «con questo progetto, che si integra con tutte le iniziative di decarbonizzazione intraprese da Tenaris (a livello globale) per ridurre la propria “carbon footprint” del 30% entro il 2030, verifichiamo la fattibilità e creiamo le competenze per utilizzare l’idrogeno come combustibile verde nei nostri processi industriali».

L’obiettivo è utilizzare idrogeno prodotto in situ per alimentare un bruciatore recentemente sviluppato da Tenova (100% H2 ready) installato in un forno di riscaldo per la laminazione a caldo di tubi senza saldatura nello stabilimento di Dalmine. Il test contribuirà anche a definire e implementare linee guida sulla sicurezza e procedure di gestione dell’impianto, dando così il via allo sviluppo di soluzioni integrate che possano ridurre in modo sostanziale le emissioni di CO2 dei processi produttivi delle industrie «hard to abate».

Produzione di idrogeno

TenarisDalmine metterà a disposizione il sito e il forno di riscaldo, contribuendo con il suo know-how all’installazione, alla conduzione e al monitoraggio delle prestazioni degli impianti siderurgici. Snam, valorizzando le proprie competenze nelle tecnologie collegate all’idrogeno e nel trasporto di molecole, metterà a disposizione di TenarisDalmine un sistema per l’elettrolisi alcalina, che servirà alla Dalmine per produrre l’idrogeno necessario al test. Tenova, a sua volta, completa il processo mettendo a fattor comune il proprio know-how sui sistemi di combustione e, in particolare, fornendo bruciatori specificamente realizzati per essere alimentati con idrogeno.

«Verifichiamo la fattibilità e creiamo le competenze per utilizzare l’idrogeno come combustibile verde nei nostri processi industriali»

La partnership prevede anche il contributo di Techint Engineering & Construction, società che fornisce servizi di progettazione e project management in continua espansione nel settore della transizione energetica, con lo sviluppo dell’ingegneria di massima e di dettaglio dell’installazione, lo sviluppo dell’analisi dei rischi e la verifica della conformità con i requisiti di legge e con gli standard di sicurezza.

Con questa prima collaborazione nello stabilimento di TenarisDalmine, Snam supporta un importante player del settore nella modalità «Hydrogen as a service», un servizio ad hoc per abilitare l’impiego dell’idrogeno decarbonizzato all’interno di stabilimenti produttivi industriali o di altri contesti applicativi, nel quale Snam fornisce in leasing il sistema di elettrolisi che verrà operato dall’utilizzatore finale. Il programma fa parte del più ampio sforzo che Snam sta compiendo come operatore di sistema per accompagnare le esigenze delle realtà industriali nel loro percorso di decarbonizzazione su processi che hanno bisogno di essere testati in vista di soluzioni infrastrutturali future su larga scala.

A loro volta, le aziende che fanno parte del gruppo Techint (ovvero TenarisDalmine, Tenova e Techint Engineering & Construction) consolidano il loro know-how nello sviluppo, nell’implementazione e nella validazione delle tecnologie necessarie per la progressiva decarbonizzazione delle industrie «hard to abate», attraverso la graduale sostituzione dei combustibili fossili con idrogeno verde.

© RIPRODUZIONE RISERVATA