Tenaris Dalmine, aumenta la quota di energia green

SOSTENIBILITÀ. Siglato un contratto con Axpo Italia per la fornitura di 15 gigawattora «verdi» per sette anni. Della Briotta: passaggio importante verso la transizione.

Tenaris Dalmine accelera sulla sostenibilità. La sede operativa italiana di Tenaris, leader globale nella produzione di tubi in acciaio e soluzioni per l’industria energetica, ha siglato un contratto per la fornitura di 15 gigawattora di energia verde certificata all’anno da parte di Axpo Italia, azienda leader nel settore energetico e fornitore di soluzioni rinnovabili.

L’accordo, che avrà una durata di sette anni, rientra nella strategia di decarbonizzazione di Tenaris, che punta a ridurre del 30% le emissioni di anidride carbonica entro il 2030 rispetto ai livelli raggiunti nel 2018.

«Questo contratto è un passaggio significativo nella transizione di Tenaris Dalmine verso una produzione sempre più sostenibile - sottolinea Michele Della Briotta, presidente di Tenaris

«È un passaggio significativo nella transizione di Tenaris Dalmine verso una produzione sempre più sostenibile»

Europa e amministratore delegato di Tenaris Dalmine -. La scelta di approvvigionarci di energia verde risponde alla volontà di integrare soluzioni a basso impatto ambientale nei nostri processi produttivi, contribuendo alla riduzione dell’impronta di carbonio aziendale».

«L’impegno di una leading company come Tenaris Dalmine su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo - aggiunge Simone Demarchi, amministratore delegato di Axpo Italia - testimonia la volontà di mettere al centro del proprio sviluppo una visione consapevole della sostenibilità d’impresa ed è al contempo un contributo concreto che, insieme, possiamo dare alla nascita di nuovi impianti di produzione rinnovabile in Italia».

TenarisDalmine vanta in totale sei stabilimenti produttivi, un’acciaieria e una centrale elettrica di autoproduzione da 120 megawatt. La fornitura concordata con Axpo si aggiunge alle altre iniziative promosse dall’azienda in fatto di riduzione delle emissioni, come il progetto di ricerca ReMFra, co-finanziato dalla Commissione europea, per la valorizzazione dei residui di processo della produzione e lavorazione dell’acciaio o il progetto messo in campo con Snam e Tenova per l’impiego di idrogeno come combustibile alternativo al gas naturale in un impianto siderurgico, la prima sperimentazione del genere in Italia, applicabile anche in tanti altri settori difficili da decarbonizzare.

Axpo:«Possiamo dare alla nascita di nuovi impianti di produzione rinnovabile in Italia»

Anche aziende che, come Tenaris Dalmine, operano in settori tradizionalmente ad alta intensità energetica, stanno dunque cercando di fare la loro parte nella transizione verso le energie rinnovabili mentre, allo stesso tempo, si sforzano di integrare pratiche sempre più ecologiche nei processi produttivi. «La sostenibilità - fa presente l’amministratore delegato Della Briotta - è un impegno di lungo periodo, perché deriva dall’insieme di varie iniziative che abbiamo realizzato e continueremo a perseguire, per un miglioramento costante e significativo». Oltre ad essere tra i maggiori produttori mondiali di tubi in acciaio, Tenaris fornisce anche tubi e componenti tubolari per applicazioni energetiche a basse emissioni di carbonio come pozzi geotermici, centrali di termovalorizzazione, stazioni di stoccaggio e rifornimento di idrogeno, parchi solari ed eolici.

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