Sanpellegrino compie 125 anni con lo stabilimento di Ruspino sempre al centro

L’ANNIVERSARIO. Efficienza e sostenibilità fanno dello stabilimento orobico un’avanguardia nel processo di efficienza idrica e carbon neutral del gruppo.

Sanpellegrino celebra 125 anni di attività, con radici profonde nel territorio orobico, dove si trova lo storico stabilimento di Ruspino. La «festa di compleanno» si è tenuta in un ristorante nel centro di Milano alla presenza dei vertici societari guidati dall’amministratore delegato, Michel Beneventi, che ha sottolineato come questo traguardo significhi non solo riflettere sul passato, ma anche guardare al futuro con una strategia di sviluppo internazionale e sostenibilità, pur restando fedeli ai valori che hanno resa famosa l’azienda.

Lo stabilimento di Ruspino, attivo dal 1899, resta il centro nevralgico delle attività del Gruppo dove l’iconica acqua minerale viene imbottigliata per essere distribuita in oltre 150 Paesi. Negli ultimi anni, lo stabilimento è stato oggetto di importanti investimenti che ne hanno modernizzato le infrastrutture, rendendolo uno dei più avanzati del settore.

Il progetto «Flagship Factory»

Il progetto «Flagship Factory» comporta un investimento di oltre 90 milioni di euro, con l’obiettivo di incrementare l’efficienza produttiva e ridurre l’impatto ambientale. Oggi il sito, che occupa oltre 500 dipendenti, utilizza tecnologie avanzate per il riciclo dell’acqua e per l’efficientamento energetico, riuscendo a ridurre significativamente le emissioni di CO2 e l’utilizzo di risorse idriche. Il gruppo ha una base anche a Madone.

Sanpellegrino è del gruppo Nestlé Waters

Sanpellegrino è parte del gruppo Nestlé Waters, una delle principali divisioni del colosso svizzero, dal 1997. A livello globale, l’azienda genera un fatturato annuo che supera il miliardo di euro. Le esportazioni rappresentano circa il 65% del giro d’affari complessivo, con mercati chiave come Stati Uniti, Francia, Germania e Giappone. L’acqua San Pellegrino è considerata un prodotto «premium» ed è spesso associata a contesti di lusso e ai ristoranti stellati. Anche le bibite analcoliche storiche come aranciata e chinotto rappresentano una parte importante del business.

Sanpellegrino ha posto la sostenibilità al centro della sua strategia per il futuro. L’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2040 è un impegno in linea con la politica del gruppo Nestlé. Per raggiungere questo traguardo, l’azienda punta a utilizzare materiali riciclati per il packaging e a ridurre le emissioni lungo tutta la filiera produttiva.

L’obbiettivo dell’efficienza idrica

L’efficienza idrica è una priorità: Sanpellegrino si è impegnata a ridurre del 50% il consumo di acqua nei suoi processi entro il 2030. Lo stabilimento di Ruspino è già un modello di gestione efficiente, con tecnologie di riciclo che permettono di ridurre l’impatto ambientale senza compromettere la qualità del prodotto.

Nonostante il posizionamento globale dell’attività, l’Italia rimane un mercato strategico, generando circa il 35% del fatturato. Tuttavia, sono le esportazioni a trainare la crescita, con importanti incrementi negli ultimi anni. Il segmento dell’acqua minerale premium continua a espandersi, con i consumatori sempre più attenti alla qualità e al valore dei prodotti.

Il futuro di Sanpellegrino passa attraverso innovazione e sostenibilità. L’azienda punta a coniugare tradizione e modernità, continuando a investire nel miglioramento delle tecnologie produttive e nella riduzione dell’impatto ambientale. Lo stabilimento di Ruspino rimane il cuore di questa strategia, un simbolo di una storia lunga 125 anni che, partendo dalle valli bergamasche, ha conquistato il mondo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA