Economia / Valle Cavallina
Mercoledì 11 Dicembre 2024
Salvavita, Gewiss si prende Beghelli
L’OPERAZIONE. Accordo per rilevare il 75,04% del capitale, il gruppo bergamasco lancerà poi l’Opa per il delisting. Il valore complessivo dell’azienda bolognese ammonta a 67,5 milioni. Il titolo vola a Piazza Affari: più 42,4%.
«Basta un dito per avere una mano» è lo slogan pubblicitario di uno dei prodotti di punta di Beghelli, ovvero il «Telesalvalavita». Un sistema messo in commercio a metà degli anni Novanta, che, in caso di necessità (soprattutto da parte di anziani), avvia automaticamente chiamate rapide di soccorso. Il prodotto si è evoluto negli anni, ma rientra ancora nell’offerta dell’azienda bolognese. Su cui Gewiss, realtà bergamasca del settore elettrotecnico che fa capo alla famiglia Bosatelli, ha puntato la luce, annunciando un contratto preliminare di compravendita per l’acquisto del 75,04% del capitale sociale di Beghelli. Ed essendo quest’ultima quotata sul mercato Euronext Milan dal 1998, sulle restanti azioni (24,96%) Gewiss - che ha detto addio alla Borsa nell’estate del 2011 - promuoverà un’offerta pubblica di acquisto (Opa) totalitaria obbligatoria finalizzata al delisting della società.
La ripartizione delle quote
Di certo c’è che l’annuncio è stato accolto positivamente da Piazza Affari, dove il titolo ha registrato un più 42,4% a 0,33 euro
In entrambi i casi, il prezzo per azione è stato fissato a 0,3375 euro. E il corrispettivo dell’offerta incorpora un premio pari a circa il 46,8% rispetto al prezzo delle azioni registrato il 9 dicembre (0,2310 euro). Considerato che il valore dell’intero capitale sociale ammonta a 67,5 milioni, il valore dell’operazione è di circa 50,6 milioni. A possedere la quota maggiore (il 61,81%, pari a 123.626.981 azioni) è il fondatore dell’azienda, Gian Pietro Beghelli, insieme ai figli Graziano e Maurizio, che detengono pariteticamente una quota del 4,47% (pari a 8.945.000 azioni a testa) e Luca (4,28%, pari a 8.569.200 azioni). In questo caso il prezzo per azione contempla il «cum dividend», fatto salvo cioè l’eventuale aggiustamento nel caso in cui venga deliberato o distribuito un dividendo da parte della società prima della data di perfezionamento dell’operazione, prevista indicativamente nei primi tre mesi dell’anno prossimo. Di certo c’è che l’annuncio è stato accolto positivamente da Piazza Affari, dove il titolo ha registrato un più 42,4% a 0,33 euro.
Fatturato 2023 a 155 milioni
L’ultima acquisizione particolarmente rilevante da parte di Gewiss risale al novembre di due anni fa, quando ha rilevato la veronese Performance in Lighting (che nella nostra provincia aveva sede a Ghisalba), attiva nel settore illuminotecnico. Beghelli è certamente un nome noto al grande pubblico, conosciuta per i suoi apparecchi per l’illuminazione tecnico professionale, per l’illuminazione di emergenza e per sistemi elettronici per la domotica, la sicurezza industriale e domestica e per la sanificazione dell’aria.
In quanto a numeri, i ricavi consolidati di Beghelli relativi al 2023 ammontano a circa 155 milioni, in aumento del 6,5% rispetto al 2022. Un risultato importante, ma distante dagli oltre 620 milioni registrati l’anno scorso da Gewiss (2.200 i dipendenti). L’azienda con quartier generale a Valsamoggia conta complessivamente oltre 900 addetti e 12 società controllate, di cui otto all’estero: si tratta della tedesca Beghelli Praezisa Deutschland GmbH, della ceca Beghelli Elplast, della polacca Beghelli Polska, dell’ungherese Beghelli Hungary, dell’americana Beghelli Inc, della messicana Beghelli de Mexico S.A. de C.V., della cinese Beghelli China e della Beghelli Asia Pacific.
«Garantire continuità»
Beghelli entrerà a far parte del gruppo Gewiss, che si impegna a «garantire continuità a dipendenti, collaboratori e clienti di Beghelli», come riporta una nota ufficiale. Dal punto di vista del mercato, l’interazione tra le due realtà permetterà di «consolidare la market share nel settore dell’illuminazione» e di «ampliare l’offerta di soluzioni innovative». Nell’operazione Gewiss è stata assistita da Rothschild & Co (advisor finanziario), da Gatti Pavesi Bianchi Ludovici (advisor legale) e da Kpmg per le attività di due diligence fiscale, contabile, It e payroll. Mentre la famiglia Beghelli è stata assistita dall’advisor legale Cappelli Riolo Crisostomo Calderaro Del Din & Partners e dallo Studio Gnudi in qualità di advisor fiscale.
I recenti addii a Piazza Affari
C’è da dire che con Beghelli la Borsa di Milano registra l’ennesima uscita dal listino. È di questi giorni l’Opa per il delisting di un marchio storico come Mittel e si avvicina il momento dell’addio di Unieuro. Il 2024 ha visto i delisting dal mercato principale di Algowatt, Salcef, Ivs, Chl, Greenthesis e andando a ritroso di nomi come Saras, Civitanavi, Vianini, Exprivia, Saes Getters, OpenjobsMetis, Pierrel e Tod’s. Senza dimenticare i big Cnh Industrial e Unipolsai.
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