Economia / Bergamo Città
Mercoledì 03 Luglio 2024
Sabato 6 luglio via ai saldi, con previsioni al ribasso: «Potere di spesa in calo»
SCONTI AL VIA. Oscar Fusini di Confcommercio Bergamo: «Il numero delle persone che si permetteranno gli acquisti di fine stagione è in calo di tre punti percentuali rispetto allo scorso anno».
Iniziano sabato 6 luglio - in tutta Italia come in Provincia di Bergamo - i saldi estivi. Con previsioni al ribasso, rispetto al passato, secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio: a Bergamo, per l’acquisto di capi scontati, ogni famiglia spenderà in media 205 euro, 90 a persona, per un valore complessivo di 58 milioni di euro. Nel 2023 la media a famiglia era di 232 euro, quindi 99,50 a persona e un complessivo di 67 milioni.
In calo anche il numero di famiglie che acquisterà articoli in saldo: il 58%, contro il 61% del 2023 e il 66% del 2022. Articoli che partiranno con uno scontro del 20 o 30%, per arrivare al 40% nelle prossime settimane.
«Speriamo almeno che il bel tempo torni così da invogliare a fare acquisti»
«Il potere di spesa delle famiglie bergamasche è in continua discesa»
«Il clima non sta aiutando - dice Oscar Fusini, direttore di Confcommercio Bergamo - nei negozi di abbigliamento e calzature tanta merce è ancora in magazzino, per cui chi sta aspettando i saldi potrà trovare tanto assortimento. Il potere di spesa delle famiglie bergamasche è in continua discesa, per cui il numero delle persone che si permetteranno gli acquisti di fine stagione è in calo di tre punti percentuali rispetto allo scorso anno. Speriamo almeno che il bel tempo torni così da invogliare a fare acquisti».
Confcommercio Bergamo ricorda alcune regole valide per esercenti e consumatori. La possibilità di cambiare un capo è a discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. Non sussiste l’obbligo di far provare i capi, mentre è obbligatorio accettare le carte di credito. I prodotti proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Inoltre, sussiste l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
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