Ripresa, la robotica in campo
In aiuto alle imprese per superare la crisi

Nel corso della pandemia si moltiplicano gli utilizzi delle macchine: dalle rilevazioni, al controllo a distanza, dalle auto a guida autonoma alla diagnostica.

In tempi di emergenza sanitaria, anche l’innovazione tecnologica e la robotica svolgono un ruolo prezioso in alcuni ambiti, per aiutare le azienda in questa diffiicle ripresa. Ne è convinto Giulio Guadalupi, presidente del gruppo Innovazione di Confindustria Bergamo: «Noi abbiamo attivato un Tavolo Covid, lanciato anche a livello nazionale, per monitorare tutte le iniziative che l’emergenza Coronavirus ha fatto partire su questo fronte. C’è anche area dedicata all’ambito dei rapporti tra persone e tra persone e azienda, in cui la robotica gioca un ruolo importante».

«Robotica da intendersi nel senso più ampio del termine – specifica Guadalupi –: quindi oltre l’idea del classico braccio meccanico in ambito manifatturiero, c’è stata un’evoluzione di altre macchine e sono classificati robot anche i risponditori automatici (il Siri dello smartphone, tanto, o l’assistente vocale Alexa, ndr), le auto con 5 livelli di guida autonoma, i droni che eseguono da soli un volo identificato». Ma in questa fase delicatissima le macchine aiutano l’azienda anche a livello di controllo delle distanze, di rilevazione dello stato delle persone, di una diagnostica veloce soprattutto nelle piccole realtà.

Accelerazione dopo la pandemia

Un processo che ha subito una notevole accelerazione dopo la pandemia – aggiunge Guadalupi che è anche vicepresidente di Confindustria Bergamo -: si pensi al boom dello smart working nelle imprese. Per cui abbiamo deciso di contribuire a questa accelerazione attivando un colloquio con le aziende - attraverso il Digital Innovation Hub di Confindustria- per permettere a ciascuna impresa di identificare il proprio livello di digitalizzazione. In questo senso ci stiamo coordinando con il Punto impresa digitale della Camera di commercio e con l’altro Digital innovation hub di Imprese e Territorio, per fare una mappatura in modo che tutte aziende siano confrontabili e creare un linguaggio comune che faciliti l’analisi della digitalizzazione aziendale».

Una digitalizzazione mappata

Questo è il primo passo, perché una volta individuata la “road map» per migliorare la propria digitalizzazione, l’impresa poi - attraverso la propria associazione e con il supporto di ente camerale, Kilometro rosso, Intellimech e altri enti attivi sul fronte dell’innovazione - può procedere nel processo di evoluzione. Un servizio gratuito, che precede l’eventuale sviluppo il cui costo può essere coperto anche con voucher riconosciuti sempre dalla Camera di commercio.

«Dopo l’incontro del Tavolo sull’emergenza (problema con il quale dovremo ancora convivere, purtroppo) – conclude Guadalupi - nelle ultime tre settimane dall’attivazione, abbiamo ricevuto oltre 25 indicazioni di progetti su quanto c’è di più innovativo. Andiamo dal pulsossimetro open source sviluppato dalla Cerebrum di Madone - progetto col quale tramite una stampante tridimensionale e la capacità tecnica si può realizzare lo strumento per misurare l’ossigenazione del sangue – al braccialetto per la rilevare la temperatura corporea e ricevere la segnalazione con avviso sonoro quando ci si avvicina troppo ad un’altra persona, progettato da un’altra realtà».

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