Rc auto, aumento del 9,4%: «Conto salato per i sinistri»

L’ANDAMENTO. In media si spendono 504,67 euro. Gli assicuratori: «Tra le spese salite, quelle per gli interventi dei carrozzieri».

Ancora al rialzo. L’Rc auto continua a rincarare, con una variazione che si avvicina alla doppia cifra. Secondo le stime dell’Osservatorio di Facile.it, il principale portale on line dedicato alla comparazione dei prezzi delle compagnie, negli ultimi sei mesi i prezzi medi delle polizze per assicurare un’auto in provincia di Bergamo sono aumentati del 9,4%, attestandosi ora a 504,67 euro l’anno.

Bergamo resta leggermente al di sotto della media lombarda (polizza media: 526,11 euro, +9,7%) e decisamente al di sotto di quella nazionale (che arriva a 643,95 euro, seppur il rincaro sia più contenuto, pari al 6,2%)

Magra consolazione: Bergamo resta leggermente al di sotto della media lombarda (polizza media: 526,11 euro, +9,7%) e decisamente al di sotto di quella nazionale (che arriva a 643,95 euro, seppur il rincaro sia più contenuto, pari al 6,2%). In realtà, specifica Facile.it, la corsa dei prezzi delle polizze è ora più lenta. «Il rallentamento dell’inflazione e la stabilizzazione dei tassi di sinistrosità stanno sicuramente iniziando ad avere i primi effetti positivi sul fronte dei prezzi Rc auto, che nel corso 2024, pur rimanendo elevati, hanno visto rallentare il loro trend di crescita», rileva Andrea Ghizzoni, managing director Assicurazioni di Facile.it.

Giro d’affari notevole, quello dei sinistri stradali: secondo le stime dello Sna, ad esempio, nel 2023 in provincia di Bergamo sono stati pagati sinistri per 125 milioni di euro, e il sinistro medio vale 4.225 euro

Una tendenza confermata anche da chi ha direttamente il polso della situazione in Bergamasca: «Verosimilmente, il 2025 dovrebbe essere un anno di stabilizzazione – osserva Nicola Lesina, presidente della sezione bergamasca dello Sna, il Sindacato nazionale degli agenti di assicurazione -. Negli ultimi due anni la crescita dei prezzi è stata alta, soprattutto a seguito delle grandinate del 2023. Ci saranno ancora dei rialzi, ma più variegati. Anche se il mercato presenta molte incognite». Passo indietro: ma cosa ha determinato, negli ultimi tempi, il rialzo dei costi delle polizze? Oltre al fattore grandine, anche questo comparto non sfugge alle dinamiche inflattive comuni a gran parte dell’economia: «I prezzi si sono alzati perché i sinistri sono diventati più cari – spiega Lesina -. Tutta la filiera è aumentata: sono aumentati i costi dei sinistri perché sono aumentati i costi medi degli interventi dei carrozzieri, che a loro volta sono rincarati per via dell’aumento dei prezzi dei pezzi di ricambio e del costo delle materie prime».

Giro d’affari notevole, quello dei sinistri stradali: secondo le stime dello Sna, ad esempio, nel 2023 in provincia di Bergamo sono stati pagati sinistri per 125 milioni di euro, e il sinistro medio vale 4.225 euro. Stando a Facile.it, inoltre, il 2,08% degli assicurati bergamaschi (poco meno di 10mila automobilisti) cambierà classe di merito a causa di un sinistro con colpa, scendendo così in una classe più cara.

Di fronte ai costi crescenti delle polizze, il consiglio è quello consueto: «Trovare un agente di cui ci si fidi – sottolinea Lesina -, e cioè che segua il cliente oltre a verificare i prezzi. La comparazione dei prezzi ormai si può fare anche su internet autonomamente, la vera differenza è nel rapporto che si crea con l’assicuratore. Molte compagnie fanno offerte allettanti, ma con condizioni stringenti, soprattutto per quanto riguarda la rivalsa in caso di guida in stato d’ebbrezza o per un tetto massimo sui danni rimborsabili in caso di grandine. Il bravo professionista, invece, trasmette messaggi chiari al cliente e lo aiuta a scegliere la soluzione migliore».

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