Proteus, il robot di Amazon che riconosce i colleghi in base all’età
TECNOLOGIA . A Nashville presentate le innovazioni che con l’intelligenza artificiale cambieranno il modo di lavorare depositi e nei Proteus, il robottino che si muove liberamente nel magazzino e riconosce i colleghi umani in base al’età.
Ci sono Robin, mago del controllo qualità, e Sparrow che con il suo braccio delle dimensioni di una proboscide di elefante, identifica, seleziona e smista con delicatezza i singoli prodotti in contenitori da dare ai dipendenti prima dell’imballaggio. C’è Sequoia, sofisticato sistema di pianificazione dell’inventario dei magazzini, che diventerà il «cuore» dei centri di distribuzione di prossima generazione come quello che sarà inaugurato a Jesi nel 2025. Utilizzando l’intelligenza artificiale, la robotica e i sistemi di visione artificiale, Sequoia immagazzina milioni di articoli ogni giorno, assicura che i prodotti giusti siano disponibili nel deposito più vicino al cliente coordinando gli sforzi centinaia robot che si muovono in collaborazione con i membri del team che lavorano al loro fianco.
Il nuovo robot Proteus
Ultimo arrivato, Proteus, il robottino da terra dalle dimensioni di un televisore piatto da 50 pollici, completamente autonomo che sposta carrelli con pacchi pesanti fino a 880 libbre (400 kg) muovendosi liberamente nel magazzino utilizzando sensori per evitare oggetti di fronte a sé. Tanto sofisticato da essere in grado di valutare il tempo di reazione del collega «umano» in base all’età.
Sono alcune delle ultime innovazioni robotiche sviluppate da Amazon, dedicate alla logistica, presentate in occasione del terzo «Delivering The Future» che si è svolto nei giorni scorsi a Nashville, nel Tennessee. Grande protagonista, l’intelligenza artificiale che sta trasformando anche il settore dell’e-commerce dove l’azienda di Seattle, nata nel 1995 in un garage, oggi occupa un posto di primissimo piano. Nel 2023 i ricavi netti hanno superato i 578 miliardi di dollari, pari a una crescita del 12% rispetto al 2023. Presto per dire quando, e in che misura, le nuove tecnologie verranno implementate in tutta la rete distributiva di Amazon, compresi i due magazzini in Bergamasca (Casirate e Cividate al Piano). Facile immaginare che sarà veloce anche sotto la spinta dei numeri. Giusto per dare un’idea, secondo alcune stime (l’azienda su questo punto non fornisce dati ufficiali) nel 2022 Amazon Logistic ha gestito circa 13,3 milioni di ordini di consegna al giorno solo negli Stati Uniti, oltre 547mila all’ora. Con questi numeri velocizzare il cambiamento rappresenta una fattore competitivo importante.
«Considerando la trasformazione dell’intelligenza artificiale che stiamo attraversando, l’ampiezza dell’innovazione tra i nostri team non è mai stata così ampia», ha spiegato Doug
«I nostri meccanismi e la nostra cultura sono adatti a questo cambiamento tecnologico»
Herrington, ceo di Worldwide Amazon Stores in apertura della due giorni che ha portato nella capitale della musica country oltre cento giornalisti da tutto il mondo, sei italiani. «Sono ottimista - ha proseguito - riguardo alle nostre capacità: i nostri meccanismi e la nostra cultura sono adatti a questo cambiamento tecnologico».
Innovazione, che sul fronte della robotica, parla molto italiano. A capo del team al lavoro nei tre laboratori di ricerca nel mondo (Boston, Seattle e Vercelli) Stefano La Rovere, 41 anni, ingegnere. Dietro alcune delle novità presentate a Nashville le tecnologie sviluppate, in particolare nell’hub piemontese, che hanno visto la collaborazione della Clevertech di Reggio Emilia e della Fameccanica (Gruppo Angelini) di Pescara.
Le sfide future di Amazon
Le sfide principali che Amazon sta affrontando nel l’utilizzo della robotica avanzata, riguardano principalmente tre aree: sicurezza, integrazione tecnologica, accettazione da parte del personale. Integrare robot avanzati nei magazzini, quindi non più confinati in spazi prestabiliti, richiede un impegno per garantire un ambiente di lavoro sicuro. Si tratta di evitare collisioni tra robot e lavoratori ma anche di gestire situazioni impreviste, come malfunzionamenti. L’addestramento di Proteus, prima di metterlo in azione nel centro di distribuzione di Nashville inaugurato nel 2022, è durato un anno e mezzo,.
Amazon è comunque convinta che le innovazioni nel campo della robotica e dell’intelligenza artificiale, avranno anche un impatto positivo e duraturo sulla produttività, sulla sicurezza e sull’avanzamento di carriera dei dipendenti. A supporto, uno studio congiunto di Amazon e del Massachusetts Institute of Technology (Mit) che ha rilevato che il 60% dei lavoratori americani condivide questo sentimento e ritiene che la robotica e l’IA miglioreranno l’efficienza operativa e il benessere dei lavoratori. Che sia una questione comunque da non sottovalutare lo dimostra il fatto che Amazon e Mit nel 2025 lanceranno un programma di borse di studio in cui i ricercatori post-dottorato dell’istituto di Boston lavoreranno con il team Fulfillment Technology & Robotics di Amazon per identificare le migliori pratiche su come scalare l’automazione all’interno delle operazioni in modo da migliorare il posto di lavoro.
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