Economia / Bergamo Città
Giovedì 31 Ottobre 2024
Principali società, nella classifica ricavi podio orobico a Brembo, Sdf e Dalmine
REPORT MEDIOBANCA. Nella graduatoria 2023 la crescita dei fatturati riguarda tutti i settori. Buone performance anche per Kiko, Cisalfa, Zanetti, Lucchini Rs, Gewiss e Italmobiliare.
Continua la risalita delle aziende bergamasche nell’annuale report di Mediobanca con lo studio «Principali società italiane» : riferendosi ai risultati 2023, si evidenzia infatti una crescita importante per molte realtà orobiche, un po’ in tutti i settori, rispetto alle poche in controtendenza, con performance inferiori rispetto all’anno precedente. Comanda la classifica provinciale, come avviene ormai da qualche anno, Brembo: la multinazionale dei sistemi frenanti l’anno scorso ha fatto registrare un fatturato superiore ai 3,8 miliardi di euro, rispetto ai 3,6 dell’anno precedente, numeri che gli hanno permesso di guadagnare altre tre posizioni nella classifica nazionale, portandosi dal 66° al 63° posto assoluto, ma soprattutto di conquistare la quarta piazza nazionale nel comparto «meccanico-elettronico».
Brembo e Same in testa
Una conferma anche al secondo posto, segno della vivacità del comparto agromeccanico, incarnato dai risultati di Sdf-Same. La società con quartier generale a Treviglio che produce trattori e macchine agricole, supera la soglia dei 2 miliardi di euro di ricavi, guadagna il 132° posto assoluto, rispetto al 151° che deteneva un anno prima. Terza piazza in risalita per la Dalmine (gruppo Tenaris) che con 1,7 miliardi di ricavi, scala dalla posizione 182 alla 153.
Polynt in discesa
Subito sotto il podio due altre presenze storiche, Volvo Group Italia con 1,08 miliardi di ricavi è in forte rimonta passando dalla posizione 320 alla 252, seguita da RadiciGroup, che pur perdendo alcune posizioni (ora è 257°), resta con oltre un miliardo di ricavi al quinto posto nella griglia provinciale. Mantiene invece la sesta piazza (270a assoluta) la Siad con 1,007 miliardi di ricavi, mentre scende di tre gradini Polynt, che arriva a 941 milioni di fatturato, retrocedendo dal 238° al 296° posto.
Segue un plotone di aziende che hanno tutte guadagnato posizioni rispetto al 2022, a cominciare da Schneider Electric (quartier generale a Stezzano) che con 893 milioni di ricavi passa dalla posizione 362 alla 311, guadagnando quindi ben 51 posti in graduatoria, seguita da Heineken Italia (stabilimento principale in Italia a Comun Nuovo) che con 826 milioni di ricavi, guadagna anch’essa 34 posizioni in un anno (dalla numero 372 alla 338).
La rimonta di Kiko
Ancora più decisa la rimonta di Kiko: la società di cosmetica infatti ha chiuso il 2023 con ricavi a 797 milioni, scalando ben 64 posizioni e passando in 350a piazza. Chiude la top ten provinciale Heidelberg Materials Italia, anch’essa in crescita con 769 milioni di fatturato e una posizione in classifica generale che passa dal numero 395 al 367. Seguono altre aziende storiche con buone performance come Cisalfa Sport (709 milioni di ricavi, posizione 398); Zanetti (682 milioni, posizione 410); Covestro (626 milioni posizione 440); Lucchini Rs (573 milioni, posizione 475); Gewiss (555 milioni, posizione 489) e Italmobiliare (513 milioni, posizione 518).
A livello generale la classifica dei fatturati 2023 è dominata da tre gruppi energetico-petroliferi pubblici, con un cambio al vertice nazionale rispetto all’edizione precedente: Eni (93,7miliardi di euro) supera Enel (92,9) seguita da Gse (55,1) e con A2A che chiude decima la top ten con 14.4 miliardi.
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