Prima gli eventi, ora la riconversione
con la distribuzione di alcool etilico

La storia di riconversione della start up Eventificio di Paratico (con il titolare Mirko Bertoldi di Villongo), nata lo scorso anno e che occupa 10 dipendenti, specializzata nella progettazione di eventi e strategie marketing, un business che a febbraio tira il freno a mano.

Dall’organizzazione di eventi all’approvvigionamento di alcool etilico in tutta Europa, dalle fiere ai processi di denaturazione, per andare poi a rifornire, in poco meno di quattro mesi, più di 50 aziende italiane, alcuni ospedali e 80 farmacie con un milione di litri di alcool da utilizzare per i gel igienizzanti. È la storia di riconversione della start up Eventificio di Paratico (con il titolare Mirko Bertoldi di Villongo), nata lo scorso anno e che occupa 10 dipendenti, specializzata nella progettazione di eventi e strategie marketing, un business che a febbraio tira il freno a mano.

Compresi i bisogni delle aziende

«Temevo di lasciare a casa 10 dipendenti - racconta il titolare Mirko Bertoldi -: così ci siamo messi a un tavolo e abbiamo compreso i bisogni delle aziende nell’emergenza e, vista la difficoltà a reperire alcool etilico per le soluzioni igienizzanti, abbiamo deciso di cercarlo noi e distribuirlo». Un mercato complesso sotto il punto di vista normativo, mai sondato prima di allora dalla start up, che si guarda intorno e trova l’aiuto della Polini di Paratico (la famiglia titolare di Villongo), produttore di liquori che esporta nel mondo. L’esperienza nel settore dell’azienda diretta da Simone Polini completa il piano, offrendo aiuto logistico, strutture e competenze per gestire le prime partite. «Gli operatori logistici avevano camion e autisti ma non il lavoro - spiega Bertoldi - le aziende che si occupano della denaturazione non avevano l’alcool, altre imprese con macchinari per l’emulsione dovevano chiudere perché non essenziali e si guardavano intorno per riconvertire la produzione. Così ci siamo proposti come facilitatori di un meccanismo alle prese con una crisi mai vista». Partono con alcuni ordini per gli ospedali del territorio e, dalla deroga doganale del decreto Cura Italia che semplificava la procedura di richiesta dell’alcool puro, arriva il boom di distribuzione.

Non solo ordini: la start up gestisce la logistica e tutti i passaggi intermedi di un mercato complesso. «Abbiamo aperto i rapporti coi fornitori e creato canali per stoccare l’alcool in depositi fiscali - precisa Bertoldi -. Dopo alcune settimane la nostra rete si è allargata al punto da inserirci a tutti gli effetti nella filiera. I clienti ci richiedono consulenze trasversali, dalla ricerca di vaporizzatori al rifornimento di erogatori, ma anche consigli».

Il ritorno alla vecchia attività

Si tratta di una riconversione permanente? «No, abbiamo già iniziato ad organizzare eventi - rivela - ma solo con una parte dello staff. Potremmo occuparci di alcool per altri sei mesi, ma dipende da come la situazione si evolverà».

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