Peste suina, nuovi focolai scoperti anche in Lombardia

L’ALLARME. Va dritto al punto il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, quando dice che i nuovi focolai di peste suina «richiedono investimenti rapidi per migliorare la biosicurezza negli allevamenti».

Perché «non possiamo più assistere impotenti all’abbattimento indiscriminato di migliaia di animali sani», quando «la vera innovazione è prevenire». Nel frattempo, gli esperti dell’Eu Veterinary Emergency Team della Commissione Ue hanno elaborato un report, dopo una verifica in Lombardia ed Emilia-Romagna, secondo cui «la strategia di controllo» della malattia «nel Nord Italia dev’essere migliorata».

Individuati 8 focolai

Il problema della peste suina riguarda oltre alla nostra regione, anche Piemonte, Emilia Romagna, Liguria e Toscana, dove, a fine luglio, sono stati scoperti nuovi focolai. Per la precisione, in Lombardia, dove vengono allevati 4,4 milioni di capi, pari al 47% del totale nazionale, nelle ultime due settimane sono stati individuati otto focolai, due nel Milanese e sei in provincia di Pavia, con il coinvolgimento di 19.179 suini. Dal 2021 in Lombardia sono stati soppressi 46 mila cinghiali.

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