Orobica Pesca sempre più green: «Pesce refrigerato grazie al sole»

SOSTENIBILITÀ . Sul tetto della sede di Stezzano un impianto da 400 Kilowatt: «Competiamo con i colossi del settore, noi restiamo un’azienda familiare».

Pesce refrigerato anche grazie al sole. Non si tratta di un ossimoro ma è una delle pratiche virtuose di Orobica Pesca, sempre più attenta alla sostenibilità. Grazie agli investimenti nella nuova sede di Stezzano, anche nelle giornate di piena estate si riescono a raffreddare le celle alimentari sfruttando l’impianto fotovoltaico da 400 Kilowatt posizionato sul tetto del magazzino. A tre anni e mezzo dall’inaugurazione della struttura, datata luglio 2021, l’attività di Orobica Pesca prosegue con una forte impronta manageriale, pur rimanendo saldamente nelle mani della famiglia Cacciolo.

Il fondatore Giovanni Cacciolo Molica ha accolto mercoledì 19 febbraio in azienda una trentina di imprenditori della Piccola Industria di Confindustria Bergamo, ai quali ha mostrato la sua «creatura», raccontando la genesi della storia imprenditoriale, iniziata oltre mezzo secolo fa da una piccola pescheria, insieme alla moglie Gabriella Grismondi.

I risultati di Orobica Pesca

Orobica Pesca, che si appresta a tagliare il traguardo dei 60 anni, ha chiuso il 2024 con un fatturato superiore ai 40 milioni di euro, il miglior risultato economico ottenuto dall’inaugurazione della nuova struttura di Stezzano, che si estende su oltre 5mila metri quadrati. La realtà bergamasca, che dà lavoro a 150 persone contando tutti i collaboratori e i dipendenti indiretti, serve circa 2mila clienti, con particolare attenzione al servizio, mentre sta sviluppando anche l’export.

«Capitale umano risorsa critica»

«Oggi siamo presenti dagli Usa a Hong Kong e prevediamo di crescere sui mercati esteri – commenta il direttore commerciale Ottavio Duzioni -. Negli ultimi mesi il mercato non sta crescendo e di conseguenza ci siamo specializzati nello sviluppo di prodotti semilavorati con un alto contenuto di valore aggiunto. Oggi la risorsa critica per eccellenza è il capitale umano, visto che non si trovano persone disposte a sfilettare il pesce o a cucinare, di conseguenza abbiamo pensato a prodotti creati su misura nel nostro laboratorio, con a capo lo chef Francesco Gotti, in modo da garantire massima disponibilità e flessibilità ai nostri clienti».

L’occhio alla sostenibilità

Da leader nel commercio di prodotti ittici, oggi Orobica Pesca distribuisce centinaia di referenze alimentari curando al meglio la logistica, con un occhio sempre attento alla sostenibilità. «Nei periodi estivi abbiamo giornate nelle quali le celle surgelate (che raggiungono i meno 25 gradi, ndr) riescono a funzionare solo grazie all’alimentazione fornita dal nostro impianto fotovoltaico – prosegue Duzioni -. Basti pensare che in tre anni siamo rientrati dall’investimento iniziale, risparmiano così 300mila euro. Oltre al settore horeca, curiamo i nostri sei negozi e il cash&carrry, che abbiamo deciso di aprire a tutte le partite Iva. Negli anni è diventata un’attività super specializzata dove l’obiettivo è fornire prodotti di qualità al cliente finale. Nel settore della distribuzione alimentare sono presenti diversi colossi nostri competitor, ma noi siamo e rimarremo un’azienda di proprietà familiare, che dalla sede di via Bianzana è cresciuta non solo negli spazi ma soprattutto nell’organizzazione, con uno sguardo globale accompagnato da un percorso manageriale importante e solido».

La visita organizzata in Orobica Pesca si è svolta all’interno del progetto «2 Ore in Azienda», nato dalla Piccola Industria di Confindustria Bergamo con l’obiettivo di creare occasioni di incontro tra le imprese. All’incontro erano presenti Oscar Panseri, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Bergamo, insieme al vicepresidente Matteo Assolari. «Ringraziamo la famiglia Cacciolo che ci ha fatto vivere un’esperienza unica e molto interessante – ha fatto presente Panseri -. Abbiamo avuto l’opportunità di entrare in un’azienda all’avanguardia, dotata delle migliori tecnologie e particolarmente attenta alla sostenibilità: un orgoglio per la nostra associazione e per tutto il territorio».

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