![L’impianto fotovoltaico installato al parcheggio P3 dell’aeroporto sarà attivo in primavera L’impianto fotovoltaico installato al parcheggio P3 dell’aeroporto sarà attivo in primavera](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2025/2/8/photos/cache/orio-pronto-il-maxi-impianto-fotovoltaico_2c6c6cd2-e597-11ef-a82a-33e52af2eaa9_1920_1080_v3_large_libera.webp)
(Foto di Bedolis)
AEROPORTO. Produrrà oltre il 10% annuo del fabbisogno dello scalo. Al via il piano triennale finanziato dall’Ue per l’alimentazione elettrica dei mezzi. Due progetti da 15,5 milioni. Sanga: «Sempre attenti alla sostenibilità».
L’obiettivo che l’Europa ha fissato al 2050 sulla neutralità delle emissioni di carbonio, dalle parti dell’ aeroporto di Orio al Serio ha un orizzonte ancora più prossimo. La roadmap di Sacbo ha fissato il traguardo al 2045 ed è per questo che la società di gestione dello scalo bergamasco sta premendo sull’acceleratore con investimenti milionari.
La notizia di due giorni fa del finanziamento europeo di 2,9 milioni al progetto per l’installazione di impianti per la ricarica elettrica dei mezzi che circolano all’interno dello scalo fa il paio con quella del completamento del maxi impianto fotovoltaico da 2,5 gigawatt l’anno che entrerà presto in funzione al parcheggio P3 e che garantirà oltre il 10% del fabbisogno annuo del Caravaggio. Un investimento di altri 6 milioni di euro che si aggiungono ai 9,6 milioni del progetto per cui Sacbo ha ricevuto l’altro giorno la conferma del sostegno europeo. «Siamo orgogliosi di aver presentato un grande progetto, l’unico italiano che l’Unione europea ha finanziato – dice il presidente di Sacbo, Giovanni Sanga –. Come sosteniamo da tempo, a ogni investimento deve seguire un’attenta analisi sul piano della sostenibilità e ulteriori interventi specifici che vadano nella direzione di una riduzione della CO, all’insegna dei grandi progetti di decarbonizzazione che sia l’Italia che l’Europa si sono dati».
Il maxi impianto fotovoltaico sarà attivo in primavera e garantirà oltre il 10% del fabbisogno annuo del Caravaggio. Avrà una potenzia massima di 2,3 megawatt, per una produzione stimata di 2,5 gigawatt all’anno
Le risorse in arrivo dall’Unione, che coprono dunque circa un terzo dell’investimento, sono state reperite nell’ambito di un bando finalizzato al finanziamento di nuovi equipaggiamenti infrastrutturali per carburanti alternativi, sul quale l’Europa ha investito circa un miliardo di euro. La Sacbo utilizzerà questi soldi per elettrificare 32 generatori Gpu (Ground power units) attualmente alimentati a gasolio, che servono a fornire energia elettrica agli aeromobili per mantenere accesi i sistemi senza che questi debbano accendere i motori ausiliari per produrre energia. «Un’altra parte dell’investimento – spiega Paolo De Forza, responsabile dello Sviluppo sostenibile dell’aeroporto – sarà utilizzata per realizzare otto isole di ricarica per la flotta dei mezzi in transito nell’area aeroportuale a servizio dei velivoli». Ognuna di queste isole avrà quattro punti di ricarica per mezzi di piccole dimensioni e per autobus elettrici (quelli, per intenderci, che portano i passeggeri dal gate fino all’aeroplano). «Altri interventi – aggiunge De Sforza – riguarderanno invece la realizzazione dei cosiddetti “impianti dei 400 hertz”, ovvero delle attrezzature simili ad enormi spine elettriche per l’alimentazione degli aeromobili che sostituiscono i generatori Gpu». Il progetto, grazie anche al finanziamento europeo, sta partendo ora: «nel giro di tre anni – annuncia De Sforza – saremo in grado di fornire questo servizio a tutti gli stand dello scalo, di pari passo con la politica del Gruppo Sacbo (di cui fa parte anche la Bgy International Services, ndr) di riconversione dei propri mezzi all’elettrico».
A questi progetti si affiancano le opere di mitigazione che Sacbo ha messo in campo sul territorio circostante lo scalo e l’ultimo tratto dell’anello di pista ciclabile nei pressi dell’aeroclub, un’opera finanziata con 1,5 milioni di euro.
L’altro capitolo riguarda, come detto, l’impianto fotovoltaico costruito sulle tettoie delle pensiline del parcheggio P3: avrà una potenzia massima di 2,3 megawatt, per una produzione stimata di 2,5 gigawatt all’anno. L’infrastruttura è pronta, tempo di chiudere gli iter burocratici e l’impianto sarà funzionante già in primavera. A questi progetti si affiancano le opere di mitigazione che Sacbo ha messo in campo sul territorio circostante lo scalo e l’ultimo tratto dell’anello di pista ciclabile nei pressi dell’aeroclub, un’opera finanziata con 1,5 milioni di euro, che andrà a collegare i lati ad est e ad ovest che sono già stati realizzati. Il progetto esecutivo è stato redatto e ora si conta di avere le autorizzazioni entro l’anno.
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