Non solo i bancari ko: lunedì nero in Borsa per tutti i titoli orobici

Tsunami. Il crack dell’americana Svb fa crollare i mercati. Pesanti passivi in tutti i settori: si salva solo Fine Foods.

Una seduta così non si vedeva da tempo in Piazza Affari, zavorrata come il resto d’Europa da una nuova ondata di vendite sul settore bancario, a seguito dell’inatteso crack della statunitense Silicon Valley Bank (Svb) che si è trascinato dietro un «terremoto» sui listini di tutte le Borsa mondiali.

Non solo i bancari: al ribasso risultano un po’ tutti i titoli del listino (chi più, chi meno) con davvero poche eccezioni e con il Mib di Milano sotto del 4% (più delle altre Borse europee). Anche il «giardinetto» bergamasco «vacilla» dopo questo lunedì nero, con un ridimensiomento dopo un periodo abbastanza positivo sui listini.

Le note più dolenti naturalmente riguardano i bancari con Bper Banca che precipita a un -9,51%, seguita da Banco Bpm che lascia sul terreno l’8,09%, mentre Intesa Sanpaolo retrocede del 6,10%.

I bergamaschi

Uscendo dal recinto bancario, Brembo fa segnare un -4,82% mentre Tenaris è in ritirata del 5,86%, e anche Tesmec accusa perdite oltre quota 7% (-7,68%). Dei titoli bergamaschi, solo Fine Foods resta in territorio positivo dopo questa giornata campale, con un +1,81%, mentre Ivs e Italmobiliare limitano i danni: la società di distributori automatici di Seriate chiude alla fine di questa drammatica seduta «solo» con un -0,28%, mentre la holding dei Pesenti se la cava con un -0, 60%. Calo abbastanza accentuato invece per Grifal, che fa registrare un -3,45% e Sebino -2,99%; un po’ meglio va per Planetel con un -2,62% e Radici Pietro a -1,42% e infine Fae Technology a -1,28%.

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