Mercato libero: ecco le risposte alle vostre domande

L’ESPERTO RISPONDE. Che cosa succede se sono entrato per sbaglio nel mercato libero e sono un over 75? Aumenteranno le bollette? Ecco le risposte di Christian Perria, presidente di Federconsumatori Bergamo.

10:11

Milioni di italiani sono passati al mercato libero del gas tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, quando – il 10 gennaio – il mercato tutelato ha chiuso definitivamente i battenti per la maggior parte dei consumatori. Solo 2.5 milioni di utenti, ovvero i cosiddetti «vulnerabili», possono infatti continuare a usufruire di una forma di tutela, che copre i soggetti in una situazione economica svantaggiata, disabili, residenti in zone disastrate oppure over 75 anni. Come segnalare la propria appartenenza a questa categoria? E se si è finiti per sbaglio nel mercato libero pur avendo ancora diritto alla tutela? Queste e molte altre domande – sui prezzi, l’aumento delle bollette, il confronto delle offerte – ci sono state inviate dai nostri lettori nelle scorse settimana: il passaggio, per quanto annunciato con un certo anticipo, ha lasciato dubbi e incertezze in molti utenti. Cerchiamo dunque di fare chiarezza con il presidente di Federconsumatori Bergamo, Christian Perria, ospite de L’Eco in veste di esperto del settore. Ecco le sue risposte alle domande più gettonate.

Christian Perri risponde all domande dei lettori.

Per quando riguarda il diritto a rimanere nel mercato tutelato, «i soggetti vulnerabili dovrebbero essere riconosciuti in automatico dal venditore, questo vale in particolare per l’età e i percettori di bonus sociali» spiega Perria. Non vengono invece riconosciuti in automatico i soggetti disabili, che devono perciò farsi avanti e richiedere l’applicazione di queste specifiche condizioni all’operatore. Cosa succede se invece, per esempio, un anziano non viene inserito direttamente nel tutelato? «Basta comunicare la situazione all’azienda e chiedere l’inclusione nel regime di tutela». Nel caso in cui un utente non fosse certo di essere sotto la protezione del mercato tutelato, può semplicemente controllare la fattura per fugare ogni dubbio: «In fattura è specificato in modo esplicito se l’utente appartiene a una categoria vulnerabile» chiarisce infatti il presidente di Federconsumatori Bergamo.

Una della questioni che i nostri lettori hanno trovato più confuse è il cosiddetto «placet». Cerchiamo di fare luce su questa particolare tariffa, acronimo di «Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela». «Il placet rappresenta una sorta di stato intermedio tra mercato libero e servizio di tutela – spiega Perria – poiché ha delle condizioni contrattuali stabilite dall’Autorità e le condizioni economiche stabilite dal fornitore». Queste tariffe sono state applicate in automatico a tutte le famiglie che entro la scadenza di gennaio non hanno scelto un operatore del gas nel mercato libero; hanno una durata di 12 mesi, trascorsi i quali l’utente dovrà effettuare una scelta sul mercato libero. Per trovare l’offerta più adatta alle proprie necessità bisogna tenere in considerazione alcuni elementi, in primis il prezzo della materia prima (elettricità o gas che sia), il cui costo si divide in due: il prezzo puro e gli onori di commercializzazione. «C’è poi il discorso del prezzo variabile, che segue gli andamenti di mercato, o fisso, che di solito ha una durata di almeno 12 mesi» aggiunge Perria. Per scegliere un’offerta un primo passo può essere visitare l’apposito portale di Arera ( https://www.ilportaleofferte.it/portaleOfferte/ ) che consente di verificare «le offerte presenti sul mercato in base al proprio profilo di consumo: qui c’è un elenco con tutte le offerte disponibili, che permette di fare già una scrematura». Una volta visionate le diverse proposte e dopo aver ricevuto più preventivi, è possibile rivolgersi a un’associazione dei consumatori, come la stessa Federconsumatori o Adiconsum, per avere delle indicazioni più precise sui criteri da valutare.

Altra grande preoccupazione per molti, forse la principale, è il possibile aumento delle bollette. Sul tema però il nostro ospite è schietto: «È difficile dare una risposta a questa domanda e fare una previsione certa. Dobbiamo, come cittadini, stare attenti all’andamento del mercato, soprattutto se abbiamo sottoscritto un’offerta a prezzo variabile». Il prossimo 1 luglio il passaggio al mercato libero riguarderà anche l’elettricità. I 4.5 milioni di clienti che oggi hanno bollette con condizioni di prezzo e contrattuali definite dall’Arera, si troveranno di fronte a un bivio: scegliere di passare al mercato libero, quindi cercare fra tutti quelli disponibili un fornitore che li faccia risparmiare, oppure non scegliere e passare automaticamente in un sistema transitorio di tutele graduali. Che si potrà abbandonare per quello libero quando si vuole senza problemi di interruzione di fornitura.

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Proprio in relazione al cambio di fornitore nel mercato libero, Perria ha spiegato che generalmente le tempistiche sono di circa 60 giorni per il passaggio. E per quanto riguarda possibili penali, invece «attualmente sono previste sulla carta per le forniture a prezzo fisso. Nelle altre tipologie di contratto per il momento non sono diffuse penali per recesso anticipato. Però il mercato libero potrebbe in futuro riservarci costi di questo tipo». È sempre bene controllare con attenzione i contratti e, in caso di dubbio, rivolgersi a degli esperti.

Trovi tutte le risposte complete di Christian Perria alle domande più frequenti sul mercato libero nel video.

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