Mercato del lavoro, a Bergamo si torna ai numeri pre Covid

Il nuovo bollettino Excelsior: a marzo richieste quasi in linea con il 2019. Balzo in avanti dell’industria, meglio del pre pandemia. Sempre alte le domande nell’edilizia e nella logistica. Solo il 28% sono contratti a tempo indeterminato. Il 33% delle richieste per gli under 30.

Il mercato del lavoro a Bergamo torna, quasi, ai livelli del 2019 con l’industria che traina la domanda di nuovi addetti. È questo il dato che emerge dal nuovo bollettino Excelsior, l’indagine realizzata da Unioncamere in accordo con l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, relativa al trimestre marzo - maggio 2021. Netta la ripartenza di richieste di nuovi addetti rispetto al marzo 2020: 7.870 le entrate complessive previste, 3.350 in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. A far sperare che il peggio sembri ormai alle spalle, la differenza minima (solo 190 contratti in meno) rispetto ai numeri pre Covid del marzo 2019. Segno di un’economia finalmente in ripartenza al netto, naturalmente, delle chiusure che ancora riguardano turismo, commercio e ristorazione. Nel 28% dei casi si tratta di contratti a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre la stragrande maggioranza saranno a termine, con diverse tipologie fra tempo determinato, contratti di somministrazione e altre tipologie di collaborazioni. Il 33% delle richieste interessa i giovani sotto i trent’anni anche grazie ai diversi incentivi messi in campo dal governo per sostenere l’occupazione giovanile. In Bergamasca a trainare è l’industria che registra un balzo avanti anche rispetto ai periodi pre-pandemia: a marzo 3.890 le entrate programmate, 430 in più rispetto allo stesso periodo 2019.

Diplomati i più richiesti

Sono soprattutto i diplomati (32%) e coloro che sono in possesso di una qualifica professionale (24%) ad attrarre l’attenzione delle imprese orobiche. Alta anche la richiesta di personale senza titolo di studio (28%) richiesto, in particolare, dalla logistica, in qualità di facchini e corrieri e dalle agenzie di pulizia e assistenza.

Poco meno di 22 mila le entrate previste fino a maggio. La parte del leone, la farà il commercio ( 3.710 potenziali), segue il settore delle costruzioni che da qualche mese si segnala tra i più vivaci sul fronte occupazionale (3.300 richieste). Stesso discorso vale per il settore della logistica e magazzinaggio da cui comincia a emergere la necessità di organico sempre più qualificato (2.090 le figure ricercate).

Osservando il dettaglio delle figure professionali richieste è possibile rilevare alcune peculiarità in ambito bergamasco, soprattutto rispetto alle preoccupazioni delle aziende nel trovare persone adatte a ricoprire i ruoli mancanti. Spicca su tutti il dato relativo agli operai specializzati nelle industrie del legno e della carta per i quali la totalità delle aziende è convinta di non riuscire a reperire le figure professionali richieste (circa 40 nuovi addetti nel trimestre) per mancanza di candidati. Perplessità sono espresse anche da chi opera nel campo della formazione e dell’insegnamento. In questo caso la convinzione di non riuscire a trovare candidati adeguatamente preparati è condivisa dal 75% dei potenziali datori di lavoro.

Mancano, ma non è una novità, figure preparate anche fra gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche e tecnici e ingegneri in campo informatico.

Fra le skill (competenze)richieste entra in campo anche la creatività e la capacità di trovare soluzioni innovative richiesta, in particolare modo, per progettisti e ingegneri e addetti alla vendita, oltre che agli operatori turistici e culturali.

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