Marzotto crea Minerva per un polo del lusso. E c’è anche la Koverlux

Il progetto. L’azienda di Grumello è tra le nove realtà che aderiscono alla piattaforma a servizio dell’alta moda. Gli esordi in garage: oggi 130 addetti e ricavi a 11 milioni.

D’accordo, c’è un garage più famoso di altri, che si trova al 2066 Crist Drive di Los Altos, in California, dove Steve Jobs ha gettato le basi di quella che sarebbe diventata la Apple. Ma non è certo l’unico «box» in cui è nata un’idea imprenditoriale. In altri anni (2001) e ad altre latitudini (Grumello del Monte), un giovane poco più che ventenne, dopo aver lavorato come tecnico in un’azienda che produce impianti laser, decide di acquistare due macchine per l’incisione dei bottoni e di avviare l’attività per l’appunto nel garage di casa. L’intuizione funziona e Giuseppe Cerea propone ai bottonifici del distretto un servizio di marcatura laser personalizzato per bottoni in plastica, metallo e madreperla, giusto per citare alcuni materiali.

Quella piccola realtà - Koverlux - nel tempo si struttura e oggi fa parte di Minerva Hub, gruppo presieduto da Matteo Marzotto: una piattaforma a cui aderiscono nove aziende - altre due sono in pole per entrarvi - che si pone come punto di riferimento per il mondo del lusso nell’ambito della pelletteria e del calzaturiero.

Il ragionamento è semplice: «I grandi marchi dell’alta moda per l’80% sono aggregati o in Lvmh o in Kering e hanno bisogno di interfacciarsi con una supply chain organizzata, che così appare più credibile agli occhi di queste multinazionali», spiega Cerea. In numeri, Minerva Hub vanta ricavi per circa 170 milioni (dato 2022), in crescita rispetto al fatturato aggregato 2021 delle singole società che oggi ne fanno parte, per un totale di oltre 600 dipendenti complessivi.

La fusione a giugno

Il progetto si concretizza a giugno, quando avviene la fusione tra Xpp Seven, di cui fanno parte, oltre a Koverlux, la vicentina Quake (ricamo automatico), Sp Plast Creating di Grottazzolina (Fermo) e Zuma Pelli Pregiate di Castelfranco di Sotto (Pisa), e Ambria (presieduta da Marzotto), in cui sono presenti l’aretina Galvanica Formelli e Zeta Catene di Rigutino di Arezzo. Xpp Seven detiene l’80% delle quote, mentre il restante 20% fa capo ad Ambria. «Successivamente vengono inglobate altre tre aziende - aggiunge Cerea -: una realtà marchigiana, una bolognese, insieme all’aretina Magui (trattamenti galvanici). Una serie di eccellenze uniche nel proprio comparto a servizio dell’alta moda.

L’amministratore delegato di Minerva Hub è proprio Cerea, 46 anni, mentre il fratello Luca è a.d. di Koverlux. «Negli anni la nostra azienda è diventata il più grande centro di laseratura d’Italia e d’Europa e se agli esordi i nostri clienti erano i bottonifici, oggi lo sono i brand di moda e anche gli accessoristi». È cambiato il target: non più bottoni, ma oggettistica per il mondo fashion, dalla lavorazione di fibie alle cinture fino alle zip.

La crescita di Koverlux passa attraverso l’implementazione di nuove tecnologie a partire dal 2015: verniciatura, cromatura ecologica, stampa digitale e smaltatura. Ora l’azienda di Grumello conta 100 macchine laser, circa 130 dipendenti e un fatturato di 11 milioni. «Nel 2016 abbiamo ceduto il 55% di Koverlux a B4, fondo di investimento che ha proiettato la società nel mondo della finanza. Poi, nel 2019, l’azienda è stata rivenduta a Xpp Seven e abbiamo reinvestito parte dei proventi in Minerva Hub, la cui maggioranza è detenuta dal fondo Xenon», precisa Cerea. Fiero di essere passato da a.d. della più piccola realtà dentro Minerva ad amministratore delegato di questa «creatura».

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