Economia / Bergamo Città
Sabato 25 Gennaio 2025
Maltempo, rimborsi in ritardo: la protesta degli agricoltori
L’INIZIATIVA. Con Coldiretti in mille da Bergamo e da altre province. «In 3 anni persi nei campi 20 miliardi fra emergenze climatiche e epidemie».
Servono misure urgenti per tutelare le imprese agricole dai rischi di calamità naturali, partendo dal nodo dei mancati rimborsi assicurativi (solo a Bergamo manca all’appello un milione di euro), in alcuni casi fermi addirittura al 2015. Il grido d’allarme arriva da Coldiretti che ieri ha manifestato a Mantova con mille associati, fra i quali una nutrita delegazione dalla nostra provincia.
«Negli ultimi tre anni l’agricoltura italiana ha pagato un conto di 20 miliardi tra emergenze climatiche, epidemie, attacchi di fauna selvatica ed aumento dei costi legati alle tensioni internazionali - spiega Coldiretti -. Le imprese sono sempre più in difficoltà nel far fronte all’attività quotidiana per garantire l’approvvigionamento alimentare al Paese». La prima richiesta al governo è legata all’erogazione degli aiuti sulle assicurazioni, per agevolare la gestione del rischio. Il valore assicurato delle produzioni agricole 2024 ha raggiunto i 10 miliardi di euro su 65 mila imprese.
«Sono ancora bloccati oltre 80 milioni di euro relativi ai pagamenti delle assicurazioni agevolate 2022 e 2023, mentre non sono state ancora aperte le domande 2024 per tutte le imprese agricole, ferme per il rinnovo del sistema informatico»
«Negli ultimi due anni c’è stato un impegno importante da parte del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, nel garantire risorse aggiuntive per oltre 160 milioni e anche attraverso Agea, diretta da Fabio Vitale, si è provveduto al pagamento di oltre 700 milioni nel 2024, ma restano situazioni di grave difficoltà – fanno presente da Coldiretti -. Sono ancora bloccati oltre 80 milioni di euro relativi ai pagamenti delle assicurazioni agevolate 2022 e 2023, mentre non sono state ancora aperte le domande 2024 per tutte le imprese agricole, ferme per il rinnovo del sistema informatico». Una volta risolto il problema, Coldiretti ha chiesto di aprire subito anche quelle per il 2025. Si tratta di ritardi ormai insostenibili per imprese agricole e i Condifesa coinvolti, che devono fronteggiare gravi perdite economiche per eventi atmosferici estremi, così come è difficile la situazione negli allevamenti, dove i pagamenti sono fermi dal 2015. «Serve uno sblocco immediato per almeno il 70% del dovuto, in modo da dare subito liquidità alle imprese assicurate senza perdere altro tempo – conclude Coldiretti -. Sono infine necessari anche il pagamento di Agricat sulla base dei nuovi conteggi rivisti e l’apertura immediata delle domande 2024 e 2025 con una task force in Agea entro gennaio e la collaborazione dei Caa. Quindi occorrerà lavorare a una riforma delle agevolazioni assicurative».
200 realtà, oltre un milione di euro
Gabriele Borella, presidente di Coldiretti Bergamo, sottolinea come «la manifestazione serve come sollecitazione affinché venga prestata attenzione al problema delle assicurazioni in agricoltura. Il governo attuale ha fatto molto, ma manca l’ultimo miglio. Poi bisognerà ripartire con una riforma del sistema delle assicurazioni per evitare che il sistema collassi. In Bergamasca– analizza Borella -, sono 200 le aziende interessate con oltre un milione di contributi anticipati da Condifesa dal 2015 al 2022, non ancora rimborsati. Senza assicurazioni agevolate rischiamo che le aziende rinuncino alle coperture con costi più rilevanti per lo Stato».
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