Maltempo, polizze contro danni: «Controllare bene i contratti»

I CONSUMATORI. Per eventi estremi, ma l’allagamento potrebbe essere escluso. Busi (Adiconsum): «Gli assicurati stiano attenti a clausole e franchigie».

Dopo il nubifragio e i conseguenti allagamenti che hanno colpito Bergamo e molti paesi della provincia il 9 settembre scorso, moltissime famiglie si sono ritrovate con appartamenti, box e cantine, auto e moto, invasi o finiti sott’acqua, con notevoli danni economici. E se da un lato, chi non aveva sottoscritto alcuna assicurazione contro le calamità naturali non ha potuto far altro che stilare l’elenco delle cose da buttare e ricomprare quanto andato perso, dall’altro lato, molti che erano convinti di essersi garantiti una completa (o parziale) copertura assicurativa, hanno scoperto che in realtà così non era. A poco sono servite le interminabili telefonate ai vari call center (in particolare delle compagnie assicurative on line), a cui rispondono per la maggior parte delle volte delle voci registrate all’interno di un interminabile ed estenuante labirinto vocale.

Non solo poca attenzione degli utenti

Nella stragrande maggioranza dei casi, c’è sempre una frase scritta a caratteri lillipuziani, oppure una franchigia, o una percentuale di retrocessione che porta a rimborsi minimi rispetto all’effettivo danno subito, sino ad arrivare nel peggiore dei casi allo zero assoluto. Insomma, a volte oltre al danno arriva la classica (triste) beffa. Le compagnie assicurative, interpellate al riguardo, parlano di poca attenzione o malintesi (sempre colpa dei clienti?) da parte degli utenti nel momento in cui stipulano un contratto: versione che ovviamente viene rispedita al mittente da chi ha subito il danno. Molti, riuniti spesso in gruppi condominiali, si sono così rivolti agli sportelli di Adiconsum Bergamo, per essere tutelati e avere assistenza. «Complici i cambiamenti climatici – spiega Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo – nel corso degli anni le compagnie assicurative hanno dato sempre più la possibilità di sottoscrivere una copertura che assicuri l’abitazione, così come l’auto e le moto, in caso di eventi catastrofali (es. terremoto, alluvione, inondazione, allagamento e bomba d’acqua).

Questo tipo di copertura assicurativa può essere contenuta nelle polizze casa multirischio (con una garanzia aggiuntiva che può sommarsi alla garanzia base con pagamento di un premio aggiuntivo) oppure in polizze ad hoc. Le polizze contro eventi catastrofali possono essere stipulate per proteggere anche altri fabbricati diversi dall’abitazione principale, come quella saltuaria o gli studi professionali. Possono comprendere anche le pertinenze, come solai, cantine, posti auto, box. E possono essere attivate dal proprietario, dal locatario o dal conduttore. Lo stesso dicasi per le polizze a tutela di auto e moto, che possono prevedere una particolare copertura da aggiungere alla Rc auto per mettere al riparo l’auto da grandine, caduta alberi o altri eventi naturali estremi». Detto così, sembra tutto chiaro e semplice: ma perché allora anche tra le famiglie bergamasche colpite dal forte maltempo è salita la protesta per non aver potuto recuperare (anche in minima parte) il rimborso dei danni subiti?

«Le clausole microscopiche»

«Molti problemi – evidenzia la numero uno dell’associazione a difesa dei consumatori e dell’ambiente della Cisl di Bergamo – nascono dal fatto che anche i contratti assicurativi sono composti da pagine e pagine scritte con caratteri microscopici, in particolare nei passaggi più “rischiosi” per i consumatori. Le assicurazioni on line sono cresciute molto, sia perché più economiche, sia perché possono essere sottoscritte comodamente da casa, con una telefonata o un pc. Ma proprio per questo è ancora più importante leggere bene il fascicolo informativo, per controllare le garanzie previste e, soprattutto, per verificare i massimali, le franchigie, gli scoperti e le esclusioni. Se, ad esempio, la polizza auto prevede l’assicurazione contro il furto per un importo pari a 20mila euro, spesso l’importo contro gli eventi naturali è molto più basso, in alcuni casi pari a 2/3mila euro; altro esempio, con una franchigia di 500 euro, un eventuale danno al veicolo al di sotto di tale importo causato da eventi atmosferici non verrà mai pagato dalla compagnia».

Anche le esclusioni variano quasi sempre da compagnia a compagnia, motivo per cui i controlli devono essere accurati. Per le alluvioni e inondazioni, ad esempio, possono essere esclusi danni causati (sembra un paradosso) da allagamenti, da furto, smarrimento, rapina o saccheggio, oppure causati da frane, cedimento o smottamento del terreno, valanghe e slavine; possono essere esclusi i danni causati a cose contenute in locali interrati o seminterrati (come capitato a moltissime famiglie di Bergamo e provincia). Nel caso di allagamenti e bombe d’acqua, potrebbero essere esclusi dalle coperture assicurative (in aggiunta ai casi già citati in precedenza) anche i danni a impianti solari termici e a impianti automatici di estinzione, idrici e termici.

«Generalmente – prosegue Mina Busi -, massimali, franchigie e scoperti variano da compagnia a compagnia e talvolta non sono nemmeno riportati nelle condizioni di polizza bensì sono fissati al momento della stipulazione del contratto. La durata delle assicurazioni rischi catastrofali è in genere annuale, con tacito rinnovo. Vale però sempre la regola del verificare con attenzione nel fascicolo informativo della polizza catastrofale prescelta, il proprio specifico caso». Per tutte le informazioni e i chiarimenti del caso, si può contattare Adiconsum Bergamo: tel. 035.324580; e-mail: [email protected].

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