Luna Rossa porta Persico nello spazio: «Nuovo mercato»

INNOVAZIONE. Il Gruppo orobico accelera gli investimenti. A Nembro creata un’area a temperatura controllata. Il vicepresidente: barche e razzi, somiglianza incredibile.

Mentre Luna Rossa è in acqua al largo di Barcellona per la 37ª America’s Cup, in quel di Nembro Persico Marine punta alle stelle. Non solo perché lo scafo costruito in Val Seriana è tra i favoriti dell’edizione 2024 della più antica competizione velistica del mondo, ma perché da un paio d’anni l’azienda bergamasca si è avventurata nel mondo dell’aerospazio.

«La somiglianza tra alcuni componenti di aerei e razzi e quelli che già realizziamo per la nautica è incredibile, il che per noi si traduce in un vantaggio significativo ora che ci stiamo affacciando a questo nuovo mercato - racconta Marcello Persico, amministratore delegato di Persico Marine e vicepresidente del Gruppo Persico con le sorelle Claudia e Alessandra -. È il caso di un velivolo di nuova concezione della startup americana Regent Craft, un mezzo che sfiora l’acqua con foil molto simili a quelli che montano le barche da regata, per il quale stiamo realizzando il timone in materiale composito avanzato».

L’aerospazio è un segmento su cui il Gruppo Persico sta investendo sempre di più, tant’è che l’azienda sta anche concludendo la certificazione 9100, lo specifico standard internazionale di qualità richiesto alle imprese attive nella catena di fornitura del settore.

A Nembro è appena stato rifatto un capannone di circa 1.500 metri quadri, che si aggiungono agli altri 2.000, dove è stata creata un’area Ema, cioè dotata di aria pulita e temperatura controllata

A Nembro è appena stato rifatto un capannone di circa 1.500 metri quadri, che si aggiungono agli altri 2.000, dove è stata creata un’area Ema, cioè dotata di aria pulita e temperatura controllata.

Non solo. Dopo l’acquisto per oltre un milione di euro, nel 2020, del robot Coriolis per la lavorazione robotizzata del carbonio, «che consente - spiega Persico - una maggiore precisione, una qualità più elevata, l’eliminazione dell’uso della plastica per la laminazione e una drastica riduzione della sbavatura, con conseguente riduzione dell’impronta di carbonio nel processo, nei prossimi mesi arriverà una nuova fresa con tolleranze centesimali, che sia aggiunge alle venti già a disposizione del gruppo in Italia, acquistata con un investimento di un milione di euro».

Il fatturato da 8 milioni

Complessivamente l’aerospazio quest’anno contribuirà per circa 8 milioni al fatturato di Persico Marine. «Stiamo già lavorando per i principali player italiani ed internazionali del settore grazie alla nostra comprovata esperienza nella realizzazione di stampi combinata con sistemi di automazione sempre più evoluti - fa presente Persico - ma cercheremo di aprire anche altre opportunità commerciali in un mercato che è in forte espansione».

Tra i clienti di Persico Marine c’è Avio, eccellenza italiana nel settore della propulsione spaziale con sede principale a Colleferro, in provincia di Roma, per la quale l’azienda di Nembro sta realizzando dimostratori per i futuri lanciatori di satelliti, ma c’è anche Leonardo, partner tecnologico di governi e imprese nel campo dell’aerospazio, della difesa e della sicurezza, con cui Persico Marine sta sviluppando nuovi processi per la realizzazione di componenti aerospaziali con materiali compositi ad alte prestazioni, garantendo ripetibilità e tempi di ciclo ridotti grazie all’utilizzo di processi “out of autoclave”.

Lavoro per la Nasa

Per la Nasa, invece, il gruppo Persico ha collaborato alla missione Asthros (Astrophysics Stratospheric Telescope for High Spectral Resolution Observations at Submillimeter-wavelengths), un telescopio agganciato a un pallone aerostatico ideato e realizzato da un pool di imprese italiane e lanciato a 40 chilometri sopra l’Antartico per studiare la sterilizzazione delle galassie. «La nostra partecipazione - spiega Persico - ha visto la produzione di componenti in materiali compositi avanzati, come il supporto della fotocamera, oltre all’assemblaggio di sottoassiemi e alle relative operazioni di rilavorazione di alta precisione».

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