L’IA taglia i tempi di ricerca e sviluppo. «Così Brembo sempre più competitiva»

INNOVAZIONE. Il progetto Alchemix presentato al Microsoft AI Tour che ha fatto tappa a Roma.

Consente di esplorare percorsi di ricerca e sviluppo non convenzionali, identifica rapidamente eventuali errori e migliora le formule per i materiali. Risultato: genera in pochi minuti formule innovative per le pastiglie freno consentendo così a Brembo un notevole vantaggio competitivo. Il merito è di «Alchemix», progetto di intelligenza artificiale messo a punto dal team Data Science and AI dell’azienda di Stezzano, usando Azure OpenAI di Microsof, con il supporto del Brembo Inspiration Lab aperto nella Silicon Valley.

«Il futuro di Brembo è sempre più digitale e, in questo percorso, l’intelligenza artificiale gioca un ruolo cruciale»

Alchemix è una delle soluzioni sviluppate dalle aziende italiane presentata ieri durante la tappa a Roma del Microsoft AI Tour, evento dedicato all’intelligenza artificiale. Un giro delle capitali europee partito da Londra il 21 ottobre in cui il colosso americano hi-tech di sta mostrando come le sue piattaforme di IA - Copilot e gli «AI Agents», assistenti virtuali che aiutano l’uomo in alcuni processi che hanno sempre più funzioni - si stanno integrando nella produttività occupandosi delle «operazioni di routine a scarso valore aggiunto». «Il futuro di Brembo è sempre più digitale e, in questo percorso, l’intelligenza artificiale gioca un ruolo cruciale. Grazie all’integrazione dell’IA nel Gruppo, stiamo accorciando i tempi di ricerca e sviluppo per anticipare le esigenze del mercato e migliorare l’efficienza produttiva» ha detto Daniele Schillaci, amministratore delegato di Brembo. «Siamo convinti - ha aggiunto - che la tecnologia Microsoft, unita alla nostra esperienza nelle applicazioni dell’Intelligenza artificiale, rafforzi il ruolo di Brembo come solution provider per i nostri clienti».

A raccontare i loro percorsi di innovazione digitale basati sull’IA diverse eccellenze italiane tra cui illimity, Inps, Lavazza, Campari, Ferrero e Unipol. Tra le storie spicca, non per importanza ma per l’imminente attualità, Julia, la piattaforma che servirà ai turisti che arriveranno a Roma durante il Giubileo. Frutto della collaborazione di Roma Capitale e Microsoft , è una guida virtuale potenziata dall’intelligenza artificiale a cui si potranno chiedere informazioni per visite ai siti del patrimonio culturale, itinerari della città, suggerimenti su alloggi e ristoranti. «Roma non è solo una città museo, ma una grande capitale europea moderna e affamata di innovazione», ha detto il sindaco Roberto Gualtieri.

«L’Italia è un paese a grande vocazione imprenditoriale»

«L’intelligenza artificiale è un tema caldo da anni, noi lo abbiamo trasformato nella forza motrice delle aziende. L’Italia è un paese a grande vocazione imprenditoriale», ha spiegato a Roma Satya Nadella, il ceo di Microsoft che la scorsa settimana ha annunciato investimenti per 4,3 miliardi di euro nei prossimi due anni nel nostro Paese per espandere la sua infrastruttura di data center hyperscale cloud e di Intelligenza artificiale con l’obiettivo di aiutare il Paese a massimizzare le opportunità dell’IA, oltre a un piano di formazione sulle competenze digitali per oltre 1 milione di Italiani entro la fine del 2025. Con questo investimento, la Cloud Region italiana diventerà una delle più grandi regioni data center di Microsoft in Europa e svolgerà un ruolo cruciale di hub non solo per l’Italia ma anche per il Mediterraneo e il Nord Africa.

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