L’ente camerale sulla Fiera: «a settembre nostro il 66%»

CONSIGLIO. Attesa per l’operazione. Mazzoleni: «Ottimisti sulle trattative». Approvato all’unanimità il bilancio 2022 con un avanzo di 1,9 milioni.

Un bilancio in crescita e approvato all’unanimità, con l’aiuto sempre importante al territorio nonostante le casse non siano più ricche come una volta e il grande interesse legato alla possibile acquisizione (che ormai è data praticamente per certa) delle quote private di Bergamo Fiera Nuova. Così il Consiglio camerale, tenutosi, in onore di Bergamo Capitale della Cultura alla Gamec, è scivolato via senza scossoni, portandosi tuttavia dietro una scia di interrogativi su come verrà gestita da largo Belotti una delle sue partite più importanti degli ultimi anni. Che, già attualmente socio di maggioranza relativa con il 48,83% delle quote, diventerebbe con questa operazione «dominus» assoluto dei destini fieristici, andando poi a breve a incidere sul suo futuro e sul tanto dibattuto possibile raddoppio degli spazi nei prossimi anni.

«Trattative e colloqui sono in corso, ma siamo ottimisti - spiega il presidente della Camera di commercio Carlo Mazzoleni - ora attendiamo le valutazioni finali: il costo del 17% di quote attualmente in mano ai privati, le 3 banche e Promoberg, dovrebbe aggirarsi attorno ai due milioni di euro, permettendo al nostro ente di superare la quota complessiva del 66%. Entro settembre mi aspetto che l’operazione si completi».

Anche dagli altri consiglieri l’operazione sembra essere stata ben digerita: a parte Doriano Bendotti (Fai) che chiedeva un maggior coinvolgimento del Consiglio nell’iter informativo e nelle decisioni («tutto a suo tempo», la risposta di Mazzoleni), da Guerini (Confcooperative) a Zambonelli (Ascom), molti i pareri favorevoli. Chi invece preferisce attendere è Alberto Brivio (Coldiretti e Imprese & Territorio): «La Fiera? Dipende. Attendiamo di capire cosa ne pensa il Cda di Promoberg», lasciando presagire che qualche voce non proprio allineata, potrebbe esserci. Per il resto il bilancio 2022 si è chiuso con un avanzo di 1,9 milioni, in netto miglioramento rispetto ai risultati negativi dei due anni precedenti, grazie alla gestione straordinaria, «mantenendo fermi impegni e interventi a sostegno delle imprese del territorio», ha ancora aggiunto nella sua relazione il presidente, coi proventi correnti (18,8 milioni) in aumento rispetto al 2021.

Bene anche Bergamo Sviluppo che oltre ai consueti bandi sempre gettonati, sta aiutando le imprese nel non facile percorso legato alla sostenibilità. E il segretario generale Maria Paola Esposito ha ricordato come l’ente nel 2022 abbia «assicurato il supporto a Unioncamere Lombardia per il riconoscimento quale Organismo Intermedio nel gestire diversi fondi regionali, per favorire, dal 2023 e per 4 anni, l’accesso delle imprese orobiche alle ingenti risorse dei fondi legati ai molti programmi europei».

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