Lavoro, boom di richieste alle agenzie: nel primo trimestre balzo del 31%

IN BERGAMASCA. Fra le domande di addetti «somministrati», al primo posto gli operatori di robot industriali. Piantoni (Confindustria Bergamo): le imprese moderatamente ottimiste seppur in uno scenario ancora incerto.

L’economia bergamasca viaggia a pieno ritmo. Lo dimostrano anche i dati dell’Osservatorio Confindustria Bergamo: dopo due trimestri in calo, le richieste di lavoratori in somministrazione giunte alle agenzie hanno registrato un vero boom con un +31%. Al primo posto tra le figure più ricercate gli operatori di robot industriali. Gli operatori robotici rappresentano il 12% fra le figure richieste e non trovate dal mercato, percentuale che acquista senso soprattutto se paragonata a quella della seconda e terza figura professionale maggiormente ricercata, ovvero l’addetto alla consegna merci e l’operaio generico, entrambi al 6,5% delle ricerche.

Il balzo in avanti

La spinta innovativa dell’industria bergamasca, dunque, non si ferma, ma ha bisogno di essere sostenuta e l’Osservatorio lo sottolinea con energia e numeri alla mano. Dopo la calma di inizio anno, le richieste di lavoratori in somministrazione hanno registrato un balzo in avanti del 31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e del 17% rispetto ai tre mesi precedenti, raggiungendo un valore massimo da quando è stato istituito l’Osservatorio.

Un exploit che Paolo Piantoni, direttore generale di Confindustria Bergamo commenta così: «Si tratta di una fase congiunturale che vede i servizi performare meglio dell’industria, infatti, la domanda di lavoro in somministrazione si è indirizzata in misura ancora maggiore verso gli altri settori e verso le figure più trasversali come le professioni tecniche».

Continua: «Rispetto allo scorso trimestre si è comunque registrata una decisa crescita delle richieste alle Agenzie di figure tipicamente manifatturiere in somministrazione, confermando il moderato ottimismo delle aspettative nelle imprese industriali, seppur in uno scenario che presenta qualche elemento di incertezza, specialmente per alcuni settori chiave dell’economia bergamasca».

Guardando nel dettaglio la classifica dei 20 profili più ricercati, oltre a operatori robotici, addetti alla logistica e operai generici, al quarto e al quinto posto ci sono i conduttori di macchinari per la lavorazione della gomma (5,2%) e gli addetti all’assemblaggio dei prodotti industriali (3,9%). Il gruppo degli operai specializzati porta cinque figure professionali in graduatoria. I più richiesti in questo gruppo sono i fonditori e saldatori (2,3%), seguiti dai montatori e manutentori (2,0%), dagli installatori di apparecchiature elettroniche (1,8%) e dagli operai specializzati nella meccanica di precisione (1,5%).

Introvabili anche gli impiegati

Anche gli impiegati esecutivi aumentano la propria presenza all’interno della graduatoria, aggiungendo il profilo degli addetti alla gestione amministrativa della logistica (1,8%) e confermando gli impiegati in segreteria e gli impiegati contabili (rispettivamente 2,1% e 1,7%). «La scarsità di manodopera a tutti i livelli e in tutti i settori, diventa vera e propria criticità per alcune figure e si configura sempre più come un serio limite alla crescita del territorio», conclude Piantoni che, per superare l’ostacolo ipotizza: «Serve un nuovo approccio, con interventi su più fronti sia per il breve che per il medio periodo». Dal canto loro le agenzie continuano a evidenziare la difficoltà da parte delle imprese di reperire figure tecniche.

Si segnala soprattutto la mancanza di tecnici della produzione, tecnici in campo ingegneristico, tecnici della gestione dei processi, tecnici della salute e tecnici informatici. Per gli operai specializzati, in linea con i trimestri precedenti, si segnalano criticità per fonditori e saldatori, montatori e manutentori, installatori di attrezzature elettroniche e specializzati nella meccanica di precisione. Non solo, aumenta la difficoltà nel trovare impiegati contabili, i cosiddetti «colletti bianchi», mentre per quanto riguarda i servizi, c’è una particolare criticità per gli addetti all’assistenza clienti, gli addetti ai servizi di ristorazione e camerieri e gli addetti all’assistenza pazienti.

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