L’arte contemporanea trova casa all’ex Gres per il 2023: il progetto della Fondazione Pesenti - Foto e video

L’edificio pronto per la fine dell’anno. La convenzione con il Comune di Bergamo in vista della Capitale della cultura Bergamo Brescia.

«Gres Art», ovvero la riqualificazione di uno degli edifici più significativi del complesso ex Gres, si configura come un tassello importante del programma di Bergamo Brescia Capitale della Cultura e annuncia ciò che questo luogo diventerà al termine del processo di rigenerazione dell’area in San Bernardino in città . Il progetto è stato illustrato nella giornata di martedì 18 gennaio dal consigliere delegato di Italmobiliare e presidente della Fondazione Pesenti Carlo Pesenti e dall’architetto Mauro Piantelli (De8_Architetti) in un incontro a cui hanno partecipato il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, l’assessore alla Riqualificazione urbana, Francesco Valesini e l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti.

«Meno di tre anni fa – ha ricordato Carlo Pesenti – abbiamo presentato l’idea di rigenerazione di un’area postindustriale, a suo tempo occupata dagli insediamenti produttivi dell’ex Gres, attraverso un modello innovativo di sviluppo urbanistico a favore della città , caratterizzato da tre premesse: la qualità architettonica dell’intervento; le finalità sociali di larga parte delle destinazioni progettate; l’equilibrio economico delle iniziative che saranno realizzate. Insieme all’Amministrazione sono stati compiuti passi importanti che ci hanno permesso di elaborare un Master Plan complessivo, di condurre le necessarie indagini ambientali sull’intera area, di completare le verifiche strutturali e di individuare i primi edifici oggetto di valorizzazione. Bergamo Brescia capitale della Cultura ci è sembrata un’occasione straordinaria per portare a compimento il primo progetto basato sulle premesse condivise dell’intera iniziativa».

Nella porzione nord dell’area Ex Gres vi è una struttura storica che disimpegnava uffici e magazzini, costituita da due blocchi su più livelli con facciata in laterizio faccia a vista e aperture regolari, adiacente a due capannoni realizzati con coperture a volte su struttura in calcestruzzo a vista di fattura storica e di pregio. Proprio questi ultimi sono stati scelti per diventare uno spazio per l’arte contemporanea .«Non è comune avere l’opportunità di valorizzare edifici così generosi, con grandi altezze e rapporti luce-ombra estremamente affascinanti – ha spiegato l’architetto Mauro Piantelli, che con lo studio De8_Architetti ha seguito l’elaborazione del Master Plan dell’intera area dell’ex Gres e il progetto di recupero dell’edificio che ospiterà Gres Art –. La decisione di conservare queste memorie, testimonianze di un’economia di grande sviluppo come fu quella degli anni ’60 del Novecento, implica un’attenta valutazione delle nuove funzioni da insediare: consapevoli che l’unica efficace strategia di conservazione sia il ri-uso, abbiamo seguito l’architettura: è la qualità dello spazio di ogni singolo edificio che ha influenzato il nuovo programma funzionale. Ci è sembrato quindi naturale pensare alla realizzazione di un luogo destinato all’arte contemporanea da finalizzarsi quale primo intervento. L’arte, e la cultura, sono l’incipit del processo rigenerativo. E la cultura come cura è tema centrale per Bergamo Brescia 2023 ».

Come previsto dalla normativa regionale in merito agli ambiti di rigenerazione urbana, l’uso «temporaneo» di questo primo edificio viene affrontato tramite un permesso edilizio diretto e convenzionato e permetterà a Gres Art di poter ospitare manifestazioni ed eventi culturali legati a Bergamo Brescia capitale italiana della cultura 2023 . La prima esposizione che ospiterà lo spazio Gres Art, in fase di progettazione, pone a evidenziare il ruolo innovativo dell’arte e la sua capacità di porsi come strumento quasi «epocale» di confronto, ma soprattutto di dialogo. L’esposizione non occuperà tutto l’intero anno della manifestazione, rendendosi così disponibile per ospitare altri eventi in via di definizione con la collaborazione dell’Amministrazione comunale di Bergamo.

«Il progetto di Gres Art è coerente con l’ambizione complessiva di creare un insediamento ad “impatto sociale”, che mi auguro possa diventare un ulteriore polo di attrattività in particolare per i giovani che vivono o gravitano attorno a questo territorio. Parlando di Capitale della Cultura 2023 mi piace infatti ricordare come la Fondazione Pesenti ha da sempre progetti condivisi con l’Università di Bergamo e più recentemente ha avviato anche una collaborazione con l’Università di Brescia» ha concluso Carlo Pesenti . «Valorizzare, recuperare e restituire alla fruibilità dell’intera comunità uno spazio così significativo credo che sia un primo passo importante nel progetto di fare rinascere Gres Hub in termini di sostenibilità economica e valore sociale positivo».

L’attenzione di questo progetto alle esigenze «sociali» della città e la rispondenza rispetto ai temi chiave di Bergamo Brescia capitale della cultura sono state ricordate dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. «Il progetto di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura nasce dall’idea che la cultura possa essere la chiave giusta per il rilancio di questo territorio dopo la vicenda del Covid 19. Abbiamo pensato al 2023 come ad un’occasione per progettare pezzi di futuro del territorio, mettendo al centro il tema dell’innovazione: Gres Art va proprio in questa direzione, configurandosi come un’iniziativa che incide in modo fisico sulla nostra città, con la riqualificazione di un suo pezzo da tempo dismesso, rafforzando quel rapporto pubblico-privato decisivo e quanto mai necessario per costruire la rinascita della città nel periodo post pandemico».

Il progetto architettonico di Gres Art e di tutta l’area ex Gres è coniugato con l’elaborazione di un Master Plan che prevede l’insediamento di un programma funzionale rivolto ai giovani, allo sviluppo, al benessere della città, nel tentativo di rendere più coerente possibile le condizioni al contorno, e di un business plan sempre più dettagliato, volto a richiamare investitori del settore, ma soprattutto a realizzare iniziative che abbiano la capacità di crescere socialmente ed economicamente. La rigenerazione urbana della zona Ex Gres insiste complessivamente su un’area di circa 62.000 metri quadri e interessa una Slp totale di poco superiore ai 24.000 metri quadri. Come developer manager del progetto, Italmobiliare ha nominato Arcadis Italia, sotto la guida del suo City Executive Carlo Masseroli, società leader di consulenza protagonista in questi anni di progetti di rigenerazione di rilevanza nazionale.

Nell’ambito del Gruppo Italmobiliare vi è da tempo una crescente attenzione - in particolare attraverso la Fondazione Pesenti - verso progetti di Impact Investing, con l’obiettivo di realizzare investimenti che coniughino sostenibilità economica e impatto sociale positivo, sviluppando modelli che promuovano il benessere dell’intera comunità con una distribuzione del valore equilibrata fra tutti gli stakeholder.

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