La Tenuta degli Angeli: «Il premio al Vinitaly, un traguardo importante»

A CAROBBIO. L’azienda ha ottenuto il miglior punteggio nella categoria «spumanti» del concorso «5StarWines» .

«Un risultato inseguito a lungo», ma soprattutto «un regalo per celebrare al meglio il quarantesimo anniversario di fondazione della nostra realtà». Un compleanno speciale, quello che la Tenuta degli Angeli di Carobbio festeggia all’indomani della chiusura della 56esima edizione di Vinitaly.

Al salone internazionale del vino, la cantina fondata da Pierangelo Testa ha ottenuto il miglior punteggio nella categoria «spumanti» nell’ambito del concorso «5StarWines 2024», l’annuale selezione di vini organizzata da Veronafiere in collaborazione con Assoenologi. A ricevere il punteggio di 95/100 è stato il Brut Millesimato 2018, un metodo classico ottenuto da chardonnay in purezza che ha svolto una permanenza sui lieviti di 60 mesi. Solo pochi gradini più sotto - stando alla giuria internazionale - è l’Extra Brut dell’azienda, con un punteggio di 92/100: sempre 100% chardonnay, bassissimo dosaggio zuccherino e 72 mesi sui lieviti. «Dopo due medaglie d’argento e due medaglie d’oro - commenta Manuela

Ghidini, che guida la Tenuta coadiuvata dai figli Roberta, Laura, Maria e Francesco -, questo ulteriore riconoscimento da parte di 5StarWines ci sprona a raggiungere nuovi obiettivi. La nostra è una piccola produzione che fa parte della storia di famiglia, che abbiamo sempre voluto legare al territorio perché ci piace che i nostri vini raccontino la nostra storia e la nostra identità». La Tenuta (circa 3 ettari, quasi tutti a Carobbio e una parcella a Montello) produce bollicine sin dalla fondazione, e si è posizionata tra le realtà spumantistiche più affermate sul territorio.

L’attenzione della bergamasca nei confronti dei Metodo Classico è testimoniata dal fatto che ognuna delle sei aziende presenti a Vinitaly nella Piazza Valcalepio produce almeno una linea di spumanti. «Da quando - ha però fatto notare Marco Plebani dell’azienda Il Calepino, pioniere delle bollicine orobiche sin dagli Anni ‘70 - una parte delle aziende franciacortine ha lasciato il Palaexpo per esporre in altre Hall, abbiamo assistito ad un calo dei grandi buyers che vengono nel padiglione lombardo appositamente per la spumantistica».

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