La crisi dei saldi: -10% rispetto al 2023. Meglio nei centri commerciali. Si spera nello Sbarazzo

IL BILANCIO. Fusini (Confcommercio): non c’è solo l’impatto dell’online, sono aumentate anche le famiglie che non acquistano. Rossi (Confesercenti): speriamo nel colpo di coda dello Sbarazzo.

I saldi estivi 2024, ormai in chiusura, abbassano il sipario con un bilancio negativo: secondo i commercianti bergamaschi il calo delle vendite si attesta intorno al 10% rispetto allo scorso anno, che pure non aveva registrato grandi exploit rispetto al passato. L’istituto dei saldi viene sempre più criticato dagli operatori per le modalità di svolgimento, alle quali si somma la concorrenza ritenuta sleale da parte delle piattaforme online che promuovono sconti lungo tutto il corso dell’anno.

Complice il meteo

Certo è che i negozianti non hanno vissuto mesi facili, anche a causa del meteo che ha riservato maltempo e piogge dalla tarda primavera fino a luglio. La stagione estiva è partita zoppa e di conseguenza anche il cambio del guardaroba ha subìto ritardi, allontanando la voglia di andare a caccia di abiti leggeri. La giornata del 1° settembre che è coincisa con l’ultima domenica di sconti estivi, ha registrato una discreta presenza di persone in centro città, nonostante il gran caldo che ha spinto molti verso i centri commerciali.

Acquisti pensando al nuovo inizio

Il rientro dei bergamaschi è stato segnato da qualche acquisto, mirato al guardaroba necessario per l’inizio delle scuole con un occhio rivolto alle nuove collezioni autunnali che riempiono già le vetrine dei negozi.

«Abbiamo perso circa il 10 per cento degli acquisti, in linea con città come Milano. Il calo si aggiunge ai risultati non certo brillanti registrati anche nel 2023, che non viene ricordato come un anno positivo»

«Confermo che i saldi non sono andati bene – commenta Oscar Fusini, direttore di Confcommercio Bergamo –. Abbiamo perso circa il 10 per cento degli acquisti, in linea con città come Milano. Il calo si aggiunge ai risultati non certo brillanti registrati anche nel 2023, che non viene ricordato come un anno positivo. Le motivazioni sono diverse e non si tratta purtroppo solo di fattori strutturali come cambio di abitudini di acquisto e impatto del commercio elettronico – conclude Fusini –. In definitiva aumenta anche a Bergamo e provincia il numero di famiglie che non ha comprato durante i saldi: un segnale che deve far riflettere».

«La crisi ha riguardato soprattutto il settore abbigliamento, calzature e accessori moda. La spesa media per acquisti durante i saldi è stata di 340 euro per famiglia, inferiore rispetto a quanto registrato l’anno scorso»

Lo Sbarazzo dal 6 settembre

Cesare Rossi, vicedirettore di Confesercenti Bergamo, conferma «un bilancio in chiaroscuro per i saldi bergamaschi, nonostante la riduzione dell’inflazione e dei costi energetici, così come gli aumenti salariali per i lavoratori: tutti segnali positivi per il rilancio dei consumi interni. Analizzando i dati della nostra provincia, notiamo come la crisi abbia riguardato soprattutto il settore abbigliamento, calzature e accessori moda – prosegue Rossi –. La spesa media per acquisti durante i saldi è stata di 340 euro per famiglia, inferiore rispetto a quanto registrato l’anno scorso. C’è da dire che anche il meteo ha fatto la sua parte, visto che fino a metà luglio temperature basse e pioggia non hanno dato tregua – conclude Rossi –. Speriamo ora nel colpo di coda che si concluderà con lo Sbarazzo, storico evento organizzato dal Duc in collaborazione con la nostra associazione». Sbarazzo in programma dal 6 all’8 settembre nei negozi associati di BergamoinCentro con l’8 anche una giornata sul Sentierone.

Meglio i centri commerciali

Se il bilancio dei saldi in centro città non restituisce una fotografia particolarmente brillante, è andata un po’ meglio nei centri commerciali. «Abbiamo registrato un buon afflusso durante tutta l’estate con molto interesse per gli sconti», commenta Ruggero Pizzagalli, direttore di Oriocenter». Fabrizio Acquaviva, direttore del centro commerciale Le due torri di Stezzano, sottolinea come «rispetto al passato abbiamo registrato una leggera crescita nei primi giorni dei saldi, mentre poi la situazione si è stabilizzata. Ci riteniamo moderatamente soddisfatti, anche per l’afflusso registrato con il rilancio delle promozioni nella prima metà di agosto. L’occhio è ora puntato alle nuove collezioni e si pensa già alla stagione autunno-inverno».

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