Kiko, perfezionata l’acquisizione Usa della maggioranza

L’OPERAZIONE. Antonio Percassi e Simone Dominici manterranno, rispettivamente, la carica di presidente e amministratore delegato.

Era già tutto fatto da mesi, ma occorreva ancora un passaggio, che ora è avvenuto: la famiglia Percassi cede la maggioranza di Kiko e gli americani di L Catterton, con quartier generale a Greenwich, nel Connecticut,perfezionano l’acquisizione della quota di maggioranza della società di cosmetica. Come concordato dopo la chiusura delle trattative lo scorso aprile, la famiglia Percassi, fondatrice del brand, continuerà a detenere una quota significativa della società, (circa il 30%, ndr) con Antonio Percassi e Simone Dominici che manterranno, rispettivamente, la carica di presidente e amministratore delegato.

Oltre 1.100 punti vendita nel mondo

Il brand, creato dal nulla nel 1997 da Antonio e Stefano Percassi, conta più di 1.100 punti vendita nel mondo, per un totale di 7.300 dipendenti (solo l’anno scorso sono state effettuate oltre mille assunzioni) ed è presente in 66 mercati. In Italia gli store sono più di 330 e impiegano oltre 2.500 addetti. L’anno scorso i ricavi hanno fatto un balzo di quasi il 20%, attestandosi a circa 800 milioni di euro.

L Catterton vanta investimenti in oltre 30 marchi del beauty, tra cui Intercos, Elemis, Etvos, Maria Nilla e Oddity: ha voluto Kiko per rafforzare ulteriormente il suo posizionamento globale e intende ora espandere ulteriormente il nostro marchio, attraverso strategie di omnicanalità, con nuove e importanti aperture, tornando a presidiare in maniera massiccia gli Usa.L Catterton è stato assistito nell’operazione dallo studio Bonelli Erede, da PriceWaterhouseCoopers e Latham & Watkins. La famiglia Percassi è stata assistita da Bofa Securities, Intesa Sanpaolo (Divisione Imi Corporate & Investment Banking), Bnp Paribas, Studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici e Deloitte.

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