Economia / Bergamo Città
Giovedì 20 Giugno 2024
Intesa, estesi ad altre 19 filiali lavoro agile e settimana corta
L’ACCORDO SINDACALE. Da luglio la sperimentazione in provincia si allarga. Citterio (Fabi): «L’obiettivo è che possano beneficiarne tutti i colleghi».
La pietra miliare è l’accordo sull’organizzazione del lavoro firmato da Intesa Sanpaolo e sindacati - Fabi, First Cisl, Fisac-Cgil, Uilca-Uil e Unisin - a maggio dell’anno scorso. Grazie al quale ha preso il via la sperimentazione su smart working e settimana corta (nove ore su quattro giorni a parità di retribuzione), che, con un accordo sottoscritto qualche giorno fa, dal 1o luglio è stata estesa ad altre filiali: 1 9 quelle interessate nella nostra provincia.
Le filiali che aderiscono alla sperimentazione
Per quanto riguarda la settimana corta, la sperimentazione in Bergamasca è stata allargata a cinque filiali di grandi dimensioni: le filiali Imprese di via Camozzi a Bergamo, via Dante a Seriate e via Verdi a Dalmine, oltre che le filiali di via Camozzi e piazza Vittorio Veneto in città. A livello nazionale inizialmente coinvolgeva 40 (grandi) filiali e da luglio saranno circa 270. L’unica filale di medie dimensioni interessata dall’accordo fresco di firma è quella di Romano di Lombardia (in piazza Giuseppe Longhi). Mentre il personale delle filiali di piccole dimensioni può usufruire della settimana corta utilizzando come giorno di riposo il giorno di chiusura della filiale (compreso tra martedì e giovedì). Sono tre le filiali orobiche a cui è stata estesa questa possibilità: la filiale retail e il distaccamento Exclusive di via Bergamo a Canonica d’Adda (il giorno di chiusura in entrambi i casi è il mercoledì) e la filiale retail in via Rocca a Cologno al Serio (il giorno di chiusura è il giovedì).
Lavoro flessibile: un giorno di smart working al mese
Riguardo al lavoro flessibile, che consente ai dipendenti delle filiali di usufruire di un giorno di smart working al mese, è stato esteso alle filiali retail di via Italia a Seriate e piazza IV Novembre ad Azzano San Paolo (a partire dall’autunno) e via Papa Giovanni XXIII a Madone, via Tosi a Rovetta e viale Italia a Seriate da luglio. Oltre che alla filiale Agribusiness di via Camozzi a Bergamo, al distaccamento Agribusiness di via Verdi a Dalmine e di piazza Garibaldi a Treviglio e alle filiali cittadine Exclusive di piazza Vittorio Veneto e Terzo settore di via Camozzi (in queste ultime due da luglio).
Saranno sei le filiali bergamasche interessate dalla sperimentazione
Bisogna considerare che l’anno scorso in Bergamasca erano solo sei le filiali in cui era stata avviata la sperimentazione e «l’obiettivo di azienda e sindacati è quello di estendere istituti innovativi come la settimana corta e lo smart working a tutti i colleghi delle filiali di Intesa Sanpaolo», puntualizza Paolo Citterio, coordinatore Fabi nella banca. E «l’accordo sindacale di questa settimana estende la possibilità ad altre 300 filiali circa in tutta Italia, raddoppiando quanto era già previsto nel 2023». Citterio prosegue affermando che «i colleghi che lavorano nelle filiali hanno ovviamente più difficoltà, perché deve essere garantita l’apertura al pubblico, ma pian piano stiamo facendo questo salto culturale ineluttabile nel tempo».
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