Economia / Bergamo Città
Martedì 17 Settembre 2024
Intelligenza artificiale, imprese bergamasche ancora molto «tiepide»
LO SCENARIO. Oggi l’utilizzo sul nostro territorio in ambito aziendale è basso: il 10% nel commercio al dettaglio, solo 2% nell’artigianato.
L’approccio è ancora piuttosto «timido», se non proprio di diffidenza. Pur rappresentando una delle più grandi sfide del futuro, lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (IA) nelle aziende bergamasche è ancora in una fase molto iniziale. Lo attestano i dati dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, che invece stima una crescita del 52% per il mercato nazionale dell’IA nel 2023. La Camera di commercio di Bergamo ha approfondito l’atteggiamento e la propensione verso questa tecnologia da parte delle imprese provinciali di industria della provincia appartenenti ai settori dell’industria, artigianato manifatturiero, dei servizi e del commercio al dettaglio.
I dati
Attualmente le imprese che già utilizzano sistemi o apparecchiature di IA sono una minoranza sparuta, che va dall’esiguo 2% registrato nell’artigianato al 10% del commercio al dettaglio, mentre più numerose risultano quelle che intendono utilizzarli in futuro, con percentuali comprese tra il 6% dell’artigianato e il 18% dell’industria.
Più numerose risultano le aziende che intendono utilizzare l’IA in futuro, con percentuali comprese tra il 6% dell’artigianato e il 18% dell’industria
Le previsioni
Considerando le utilizzatrici e quelle che prevedono di implementare l’IA in futuro, la quota di imprese coinvolte oscilla dal 20% al 25%, con l’industria (25%) che scavalca il commercio al dettaglio (22%) e a seguire i servizi (19%). Fa eccezione l’artigianato, dove l’interesse si rivela molto inferiore (8%) anche per via delle limitate dimensioni aziendali. Al momento però, rimane ampiamente maggioritaria la quota di imprese che non intende avvalersi di questa tecnologia o che non lo sa ancora, evidenziando incertezze e carenze informative ancora rilevanti nel mondo imprenditoriale.
Perchè le aziende usano (o non usano) l’IA
Tra la maggioranza di imprese che non applica l’IA, resta molto diffusa la convinzione che tale strumento non sia applicabile alla propria realtà aziendale
I motivi che spingono le imprese a ricorrere all’IA sono legati soprattutto a una maggiore automazione della produzione o erogazione di prodotti e servizi, ma il quadro risulta abbastanza diversificato a seconda del settore: l’incremento della capacità di previsione e analisi risulta rilevante soprattutto nell’industria e nel commercio al dettaglio, mentre il miglioramento dell’esperienza lato utente è un’esigenza avvertita in particolare nei servizi. Tra le imprese coinvolte, una percentuale tra il 60% e il 70% pensa che tali strumenti saranno «molto» o «abbastanza» determinanti per incrementare l’utile aziendale. Tra la maggioranza di imprese che non applica l’IA, resta molto diffusa la convinzione che tale strumento non sia applicabile alla propria realtà aziendale
I percorsi di Bergamo Sviluppo
«L’Intelligenza Artificiale- spiega il presidente di Bergamo Sviluppo Giacinto Giambellini -, è una delle leve principali per la trasformazione digitale delle imprese, tuttavia molte realtà orobiche sono ancora prudenti nell’adottarla. La Camera di commercio intende sostenere le imprese, specie le piccole e medie, nell’avvicinarsi a queste tecnologie. Bergamo Sviluppo organizza percorsi formativi fornendo gli strumenti per comprendere i benefici dell’IA».
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