Imprese e Università: a Bergamo alleanza per l’alta formazione

L’iniziativa Cofinanziate 26 borse di dottorato su temi di ricerca avanzata dalla forte connotazione industriale. Il rettore: qualità abbinata a pragmatismo e concretezza.

Investire sui giovani, nello specifico sui dottorati di ricerca per rispondere alla domanda di personale specializzato da parte delle imprese e del sistema economico locale. Il tutto con «pragmatismo e concretezza» È la sfida che l’ Università degli studi e Confindustria Bergamo, insieme alla Camera di Commercio, hanno scelto di raccogliere grazie all’opportunità lanciata dal ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Pnrr. Risultato: cofinanziate 26 borse di dottorato, il più alto livello di istruzione previsto dall’ordinamento universitario, dalla forte connotazione industriale, con temi di ricerca «tagliati» su misura delle reali esigenze delle aziende del territorio.

Ma non solo: contestualmente al ponte tra la ricerca e l’impresa, l’Università orobica, con la stessa impostazione pragmatica, sta investendo nei dottorati di ricerca (14 le borse di studio da 22 mila euro ciascuna, 6 in convenzione con enti pubblici) per assicurare una formazione qualificata anche al mondo della pubblica amministrazione e del terzo settore, due settori altrettanto strategici in un sistema economico avanzato come è quello bergamasco che per funzionare al meglio necessità di «servizi» moderni ed efficienti.

Per l’Università una missione, per le imprese e le associazioni che si sono messe in gioco, un impegno non da poco. Anche economico. Unibg ha fissato a 82 mila euro il valore di ogni borsa triennale di dottorato. Metà della cifra è coperta dai fondi ministeriali (30 mila euro) integrati da quelli messi in campo direttamente dell’Università (11 mila euro). Ogni cofinanziatore privato staccherà un assegno di 41 mila euro a copertura dei tre anni di formazione del percorso di dottorato che prevede un periodo di studio e ricerca in azienda e uno presso un’Università o un centro di ricerca estero.

In campo una rappresentanza significativa del’economia bergamasca più avanzata e innovativa, mondo dell’artigianato compreso: Abb, Acciaitubi, Aisent, Akinformatica, Cms, Coes, Cosberg, Ddx, Delcon, Ecolab, Gildemeister Italiana, Indeva, Intellimech, Itema, Mediaclinics, Omefa (Fassi Gru), Pinetti, Radici Yarn, Rse, Siad Macchine e impianti, Smi, Snam Rete gas, Trix, W&H Sterilization. A queste si aggiungono Confindustria Bergamo e il Patronato San Vincenzo. Per tutti un investimenti sul futuro, visto il contesto generale che vede le aziende in forte difficoltà nel trovare i profili professionali più adeguati a interpretare i rapidi cambiamenti che impone oggi l’industria manifatturiera avanzata come quella orobica che compete sempre più su scenari internazionali.

«In linea con le finalità del piano Next Generation Eu spiega il rettore Sergio Cavalieri - il nostro Ateneo intende investire sulla formazione di giovani ricercatori in grado di acquisire nel loro percorso di studi approcci metodologici e conoscenze alla frontiera della ricerca, coniungandoli con la concretezza e il pragmatismo propri di chi vive un’esperienza a diretto contatto con una realtà aziendale».

Anche per Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo, «questa è la strada giusta per far compiere un salto di qualità alla collaborazione tra il sistema delle imprese, l’Università e i centri di ricerca che rappresenta un fattore di sviluppo fondamentale per il nostro territorio, grazie al quale dare ancora più valore aggiunto alle nostre produzioni». «Una grande opportunità per i giovani che verranno coinvolti e per le aziende che intendono investire su competenze di alto potenziale per realizzare progetti di ricerca applicata», la sottolineatura che arriva dal presidente della Camera di commercio

Robotica e sistemi di produzione intelligenti;transizione energetica; materiali e prodotti ecosostenibili, innovativi e intelligenti; supply chain e processi digitali e sostenibili; modelli di business e di governance sostenibili e innovativi gli ambiti di ricerca previsto dal bando di concorso per accedere alle borse di dottorato sarà pubblicato il 23 agosto con scadenza il 23 settembre. In palio una borsa nell’ambito del corso di dottorato in Economia e diritto dell’impresa, 2 borse in scienze della persona e nuovo welfare, 13 borse in ingegneria e scienze applicate, 10 borse in technology, innovation and management.

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